"Sei di Fano. Scommetto che sei di Fano!". Così Federico Fellini, con una battuta pronunciata da Marcello Mastroianni ne 'La dolce vita'. Fano, magico 'doppio' di una Rimini distrutta dalla guerra, occupa un ruolo centrale nell'opera cinematografica e nell'immaginario di Federico Fellini. Il regista riminese associava infatti l'antica Fanum Fortunae ad alcune esperienze biografiche, brevi ma fulminanti, vissute nella città adriatica, che si sono impresse in maniera indelebile nella memoria e nella fantasia dell'artista. Le visite presso il collegio S. Arcangelo, l'incontro con la prostituta Saraghina e le avventure circensi ambientate a Fano, il Carnevale, la realtà 'vitellonesca' ed alcuni personaggi bizzarri della città, i racconti del padre Urbano, che veniva spesso a Fano per lavoro e riportava simpatiche storie in famiglia, hanno lasciato importanti e preziose tracce ne 'I vitelloni' (1953), 'La dolce vita' (1960), '8 1/2' (1963) e 'Amarcord' (1973). Inoltre Fellini scrisse con Tullio Pinelli e Pier Paolo Pasolini il trattamento di un film mai realizzato, che doveva intitolarsi 'Viaggio con Anita' (1957) che avrebbe dovuto essere in parte ambientato proprio a Fano.