"Il convegno del febbraio 2018 di cui si pubblicano qui gli atti ha visto riuniti a Viterbo studiosi italiani e europei interessati alla materia epistolare della prima età moderna, un patrimonio testuale e documentario prezioso che è insieme una chiave di penetrazione privilegiata della stagione rinascimentale e un'eredità per l'Europa del Barocco e dell'Illuminismo. Lo ha fatto su iniziativa di tre gruppi di ricerca che da qualche tempo si sono attivati sull'argomento ("Carteggi. Gruppo di Ricerca sull'epistolografia dei secoli XV-XVIII", "Archilet reti epistolari. Archivio delle Corrispondenze Letterarie di Età Moderna (secoli XVI-XVII)", "C.R.E.S. Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento") e delle unità di ricerca raccolte nel progetto Prin 2015EYM3PR, «Repertorio Epistolare del Cinquecento. Teorie, lingua, pratiche di un genere» (unità che fanno capo alle Università di Bergamo, Milano Statale, Padova, Pisa SNS, Roma Sapienza, Siena Statale, Tuscia). Si è trattato del primo di una serie di incontri periodici che "Carteggi" intende destinare alla presa in carico della materia epistolare, in particolare della tradizione epistolare dei secoli XV-XVIII considerata sia come insieme di documenti sia come pratica formalizzata. Questo riconoscendo nella 'forma lettera' la modalità privilegiata di incontro e di dialogo tra i soggetti e tra le culture, e tra le società che quei soggetti a loro volta hanno espresso e dalle quali sono stati espressi. Il tutto allo scopo di recuperare uno dei momenti forti del dibattito culturale e civile della stagione fondativa della modernità e di restituire allo studioso (dei fatti storici, sociali, religiosi, artistici, economici, del servizio postale..., oltre che letterari e linguistici) uno strumento, la lettera, meno neutro e piattamente referenziale di quanto non sia apparso finora. Anche, allo scopo di muovere un passo significativo verso la ricostruzione di un processo - il dialogo dei dotti e quello tra i dotti e la società - nel quale riconosciamo uno dei fondamenti della stessa civiltà europea." (Dalla Premessa)