Il nuovo libro di Erri De Luca dè in uscita il 23 febbraio.
Mosè è appena sceso dal Sinai. La montagna dalle viscere di ferro. La
montagna che attira i fulmini. È come se Mosè, tornando
all'accampamento, si fosse consumato - un nocciolo spolpato. Ora ha
dentro di sé la voce di Dio esce stonata da labbra umane, e così quello
che Dio ha detto si incide nella roccia. Per dieci volte, la scrittura
va a capo. E il popolo legge e apprende. Impara un destino e
un'identità. Così come Mosè ha imparato, salendo sul Monte Sinai, il
silenzio della montagna, la sua faticosa accessibilità e infine la
fulgida asperità della parola di Dio. Nelle parole incise sulla roccia
c'è la storia dell'uomo, della sua finitezza e della sua infinità.
L'uomo che ha imparato e temere, a rispettare, ma anche a riposare, a
biaciare, a godere, a costruire, a dividere il cibo.