Tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, a Pescia, in provincia di Pistoia, Carlo Nardini svolse una pioneristica ricerca sulle forme locali dell'espressività popolare, raccogliendo testi e testimonianze attorno a stornelli, strambotti, canti narrativi, filastrocche, scongiuri e proverbi. Le sue carte sono state riprese da Maria Chiara Papini in un lavoro di tesi che, esteso a buona parte della Valdinievole, ha "rianimato" quegli appunti, restituendo loro la pregnanza e la vivacità dei suoni e delle voci fissate su nastro magnetico. Quarant'anni dopo, l'autrice ha rivisto il suo lavoro accademico, adattandolo alle esigenze di un più ampio pubblico di lettori, senza togliergli rigore scientifico. Allo stesso tempo queste sue registrazioni e le rigorose analisi che le accompagnano hanno facilitato un altro straordinario passaggio di consegne verso le più giovani generazioni: rivisitati da una delle più apprezzate voci della nuova scena musicale italiana, Giuditta Scorcelletti, quei canti sono stati fatti propri da centinaia di ragazzi delle scuole primarie e secondarie del territorio che ne hanno compreso la bellezza e l'importanza.