Questo volume ricostruisce alcuni aspetti della trasformazione dello spazio nell'epoca della globalizzazione. I quattro saggi in esso contenuti affrontano sia il versante direttamente geopolitico che le premesse filosofiche e culturali che hanno accompagnato l'avvento dell'età globale, dal ritorno dell'Impero alla crisi degli stati nazionali. Dopo che per decenni la riflessione è stata dominata dalle figure del tempo, lo spazio ritorna al centro della teoria politica, con l'inclusione del corpo degli individui come terreno privilegiato dell'esercizio del potere, e come antico e nuovo presupposto del ricorso alla violenza. Lo spazio diventa luogo di esercizio della violenza là dove tutti i confini sono labili e quindi i poteri politici e istituzionali tendono permanentemente a sconfinare.