La nuova edizione del Codice del Lavoro minor vede la luce immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei primi decreti attuativi della L. 10 dicembre 2014, n. 183 (cd. Jobs Act). In particolare, con il D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 23, contenente Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, viene decretato l'inizio di una lunga agonia per l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, rilegittimando, come acutamente notato da autorevole dottrina, la storica asimmetria del rapporto di lavoro, indebolendo, fin quasi a renderla evanescente, la protezione contro il licenziamento ingiustificato. Suona dunque quasi beffardo il riconoscimento al licenziato del diritto di avvalersi di risorse pubbliche per stipulare con un'agenzia per il lavoro un "contratto di ricollocazione" - previsto dal D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 22, contenente Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati - che gli garantirà un "servizio di assistenza intensiva" nella ricerca di una nuova occupazione. È presto per prevedere gli effetti macroeconomici di questi interventi, sicché occorre solo registrare, per ora, l'inserimento di questi nuovi istituti nel tessuto normativo, offrendo agli interpreti uno strumento agile e completo per orientarsi nella normativa in materia lavoristica.