Indagine sul cinema italiano degli anni Cinquanta, con riferimento principale al cosiddetto "cinema popolare". Meccanismi narrativi, scelte tematiche, retorica strutturale e allo stesso tempo fattori economici (produzione) politici (censura e autocensura) e giudizi (la legge Andreotti sul cinema 1949). Ma soprattutto un'analisi delle modalità con le quali vengono rappresentate le pratiche sociali e i sentimenti di fondo nei film d'epoca. Un "cinema-comunità" che vede la sua spinta vitale provenire dal basso, un cinema che si vede specchio di una comunità di persone, di un popolo tutto, dei suoi usi e costumi, delle sue speranze e del suo rapporto con le istituzioni (religiose e politiche, morali e ideali).