LIBRO AUTOPRODOTTO - COPIE NUMERATE Questo progetto fotografico nasce da un lungo percorso di ricerca personale all’interno della mia
famiglia. Noi siamo in tre: io, mio padre Guerino, mia madre Anna.?Il cibo ha sempre avuto un ruolo importante a casa nostra, mai nulla lasciato al caso, mai un pasto consumato alla buona.
Mio padre è stato educato con i vecchi valori contadini, dove ogni singolo elemento della terra doveva essere rispettato e trattato per quello che era: cibo che dà da vivere.
Mio padre ama visceralmente il cibo, ma nel corso della sua vita, come un beffardo contrappasso,
si è ammalato di diabete, una malattia dove l’alimentazione corretta è fondamentale. Ma lui
niente, non ci è mai stato attento – come si fa a stare attenti quando si è innamorati?
Il diabete ha quelle due regole basilari che non bisogna mai infrangere: alimentazione controllata
e insulina. Basta seguirle scrupolosamente per vivere bene, ma se le infrangi non hai scampo
perché il diabete ti logora e ti distrugge dall’interno.
Il grande amore di mio padre per il cibo lo ha portato ad aver sempre più bisogno di insulina, e
l’insulina, si sa, distrugge le arterie.
E così ci ritrovammo Guerino in rianimazione per un coma diabetico. Si è ripreso per fortuna, ma di
lì a poco sopravvennero due infarti; poi problemi alla circolazione delle gambe, specialmente di
una, che andò persa.
Nonostante tutto questo mio padre non si è perso mai d’animo e ha continuato a cucinare, a
scrivere ricette sul suo diario e fare conserve, inventandosi addirittura un suo “brand”, Guerino
Forever. Forse è un velato desiderio di immortalità o più semplicemente, conoscendo mio padre, è
la speranza di non essere mai dimenticato.
CIBO per me parla di radici, di famiglia. Ho deciso di documentare alcuni pezzi della nostra
quotidianità, momenti sereni di vita dopo la tempesta.