La novità bibliografica del volume coincide con la complessa e fondamentale questione storico-critica dei rapporti culturali e artistici tra l'Italia e il Belgio all'alba del Novecento, nell'ambito della quale Charles Doudelet riveste un ruolo di eccezione, sia in veste di artista, che sul terreno della critica d'arte.
A tale proposito appaiono emblematici gli articoli di quest'ultimo pubblicati sul "Bollettino di Bottega d'Arte" di Livorno, così come il testo dedicato a Benvenuto Benvenuti, edito nel 1923 dalla casa editrice livornese Salomone Belforte e ristampato come manoscritto originale in francese nella preziosa monografia dell'artista apparsa nel 1946 a cura della tipografia Lippi di Lucca. In esso possono rintracciarsi gli incunaboli di quella linea simbolista ed esoterica che trionfa tra la Toscana e l'Europa nel primo decennio del Novecento e che a Livorno trova una culla di elezione.
Il capitolo di Doudelet e della rivoluzionaria rivista ligure "L'Eroica " illustra ulteriormente quel coacervo di avanguardia grafica e temperie primitivista che vede ancora una volta Doudelet farsi tramite in Italia di una cultura nordica davvero fondamentale per ritessere tanti capitoli della nostra storia dell'arte.