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solinas f. (curatore) - cacce principesche. l'arte venatoria nella prima eta' moderna

CACCE PRINCIPESCHE. L'ARTE VENATORIA NELLA PRIMA ETA' MODERNA Tivoli, Villa d'Este, 17 maggio - 20 ottobre 2013.




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Pubblicazione: 05/2013





Trama

Espressione del potere e dell'eleganza delle élites di tutta Europa, la caccia fu, sin dal medioevo, uno dei più importanti momenti di aggregazione sociale. Rituale complesso, svago raro e costoso, la caccia principesca doveva esaltare la grandezza del padrone di casa e dei suoi ospiti - dame incluse -. Le battute di caccia erano organizzate con mesi di anticipo ed erano spesso regolate da un rigido cerimoniale diretto da personaggi chiave della Corte. Durante le fastose cacce, dal Rinascimento al Barocco, si arrivava addirittura a risolvere questioni politiche e diplomatiche. Tra i generi pittorici dedicati alle venationes, le vedute di caccia furono presto considerate presenze obbligatorie nelle grandi quadrerie europee e proprio in quegli anni raggiunsero il loro massimo splendore. L'esposizione trova una sede eccezionale a Villa d'Este, decorata con temi venatori nei primi decenni del Seicento dalla scuola di Antonio Tempesta. La villa, il suo parco e i boschi circostanti furono sin dall'inizio del Cinquecento, i palcoscenici delle leggendarie cacce degli Estensi e dell'aristocrazia papale. La mostra raccoglie dipinti, sculture ed oggetti provenienti da musei pubblici, tra i quali Palazzo Corsini, Palazzo Venezia, la Galleria Colonna e i Musei Capitolini, e da prestigiose collezioni private.




Note Libraio

Manifestazione del potere e dell'eleganza delle élites di tutta Europa, la caccia fu, sin dal medioevo, uno dei più importanti momenti di aggregazione sociale del mondo antico. Rituale complesso, svago raro e costoso, la caccia principesca doveva esaltare la grandezza del padrone di casa e dei suoi ospiti - dame incluse - arrivando talvolta a risolvere questioni politiche e diplomatiche. Le battute di caccia erano organizzate con mesi di anticipo ed erano spesso regolate da un rigido cerimoniale diretto da personaggi chiave della Corte. Le vedute di caccia furono presto considerate presenze obbligate nelle grandi quadrerie europee e proprio in quegli anni raggiunsero il loro massimo splendore.
La mostra trova una sede eccezionale a Villa d'Este, decorata con temi venatori già nei primi decenni del Seicento dalla scuola di Antonio Tempesta. La villa, il suo parco e i boschi circostanti furono sin dall'inizio del Cinquecento, i palcoscenici delle leggendarie cacce degli Estensi e dell'aristocrazia papale.
La mostra raccoglie dipinti e sculture, provenienti da musei pubblici, tra i quali Palazzo Corsini, Palazzo Venezia, Galleria Colonna e i Musei Capitolini, e da prestigiose collezioni private, che raccontano la storia di questa pratica: dalle vedute di caccia di Jan Breughel il vecchio, Hendrick van Balen e Paul Brill, alle nature morte di Jacopo da Empoli e Pieter Boel, ai ritratti di nobili cacciatori, sino alla pittura naturalistica tra Rinascimento e Barocco di Antonio Tempesta, Jan Fyt, Frans Snyders, Michelangelo Cerquozzi.
Completa la mostra una preziosa selezione di armi antiche, eccezionalmente prestate dal Museo Stibbert di Firenze, con straordinari pezzi commissionati da principi e sovrani utilizzati ab antiquo.










Altre Informazioni

ISBN:

9788865571415

Condizione: Nuovo
Collana: TRENTA NOVE
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 168


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