Il volume presenta la raccolta di dipinti di antichi maestri, maggiori e minori, dal Trecento al Settecento appartenente alle collezioni della Banca Popolare dell'Emilia Romagna: avviata in sordina con l'acquisto di alcuni quadri di soggetto decorativo, per lo più battaglie e nature morte, la raccolta della Banca Popolare dell'Emilia si è ben presto imposta all'attenzione per il progetto culturale intrapreso, in un momento in cui il collezionismo bancario si andava proponendo, a supporto dell'attività svolta dalle istituzioni preposte, come nuovo ed efficace protagonista della valorizzazione del patrimonio artistico italiano. La collezione fornisce una panoramica esaustiva sulla variegata realtà della produzione figurativa nel territorio storico in cui la Banca (allora Popolare di Modena, poi, dal 1984, dell'Emilia e, dal 1992, dell'Emilia Romagna) opera: da Simone di Filippo, il trecentista bolognese noto come Simone dei Crocifissi ad Antonio Allegri, detto il Correggio, Giovanni Battista Benvenuti, detto l'Ortolano, Bartolomeo Ramenghi, detto il Bagnacavallo, Girolamo Sellari, detto Girolamo da Carpi, dai cinquecentisti emiliani Orazio Samacchini, Jacopo Bertoia e Bartolomeo Passerotti ad Annibale e Ludovico Carracci, Guido Reni, Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, Alessandro Tiarini, Giacomo Cavedoni, Lorenzo Pasinelli, fino a Giuseppe Maria Crespi, detto lo Spagnolo, Domenico Guidobono, Tommaso Realfonso, detto Masillo.