"Addio Cencelli. Come misurare il merito in politica" è frutto di un approfondimento che arricchisce il dibattito sulla meritocrazia in Italia, che tanti autori nel corso degli anni hanno affrontato e solo parzialmente approfondito. L'intento è quello di mettere a disposizione l'esperienza degli autori, attraverso un testo che è anche utile strumento per orientarsi nel proprio impegno politico, amministrativo e partitico. Le istituzioni, come i cittadini, hanno bisogno di norme certe, funzioni, risorse e, allo stesso tempo, di una classe dirigente competente, al fine di evitare conflitti istituzionali, dilatazione dei tempi, mancanza di assunzioni di responsabilità. Possiamo dunque affermare che il testo rappresenta un importante mezzo per consolidare il rapporto tra cittadini e territori, avviando un percorso di riqualificazione politica che parta proprio dal basso con l'obiettivo di colmare il gap, via via sempre più profondo, tra dinamiche politiche, istituzionali e partecipazione territoriale. In questo lavoro le parole e le argomentazioni della scienza politica incontrano addizioni, parentesi, percentuali e divisioni. Il risultato che si ottiene è una formula quali-quantitativa per misurare il merito in politica. Per dire "Addio Cencelli" e fornire, finalmente, una metodologia di scelta su "chi merita o meno una poltrona". Prima di arrivare alla nostra formula, si raccontano tutte le malattie che possono colpire e affondare un paese quando questo sbatte la porta in faccia al merito. La terapia per questa malattia è proprio l'applicazione della formula, che apparirà esaustiva e comprensibile a tutti. Prefazione di Giorgia Meloni.