Perché la società israeliana ha girato le spalle alla pace? In che modo i palestinesi cittadini israeliani sono diventati "nemici interni"? Perché l'idea del trasferimento dei palestinesi, un tempo sostenuta solo da qualche esagitato di estrema destra, è oggi discussa apertamente dai grandi partiti politici? L'autore dimostra come quella che sembra una brusca svolta abbia le sue origini nel passato dello "Stato ebraico e democratico": il passaggio senza transizione, nel 1948, da organizzazioni nazionali-coloniali a una struttura statale; l'assenza di un chiaro concetto di "diritti del cittadino". Solo una piccola minoranza continua a lottare per i diritti del popolo palestinese, ma anche per impedire che Israele diventi uno Stato integralista.