"24. Ritorno all'Inferno" è un thriller psicologico serrato e inquietante che cattura il lettore fin dalle prime pagine. È un'immersione nelle zone d'ombra della psiche umana. Nina Graziani orchestra una narrazione di grande intensità, utilizzando con maestria la tecnica dei flashback per creare un dinamico e frenetico andirivieni tra presente e passato; inoltre, eccelle nel dipingere i suoi personaggi con precisione chirurgica, tratteggiando le caratteristiche psicologiche di ognuno in modo vivido e credibile. Questa alternanza non solo riempie la storia, ma ne amplifica la suspense, svelando gradualmente le radici dell'orrore. Al centro del dramma c'è Paolo, un uomo vittima della propria follia che, dopo aver consumato la sua vita in eccessi e dissolutezze, elabora un piano raccapricciante. La Vigilia di Natale, tradizionalmente un momento di gioia e condivisione, si trasforma nel preludio dell'incubo per la famiglia Di Benedetto. In casa regnano il terrore e la preoccupazione per la piccola Sephora. A fare da sfondo a questa agghiacciante Vigilia è il dramma di Francesca, la madre della bambina. Tornata a fatica dagli "Inferi" alcuni anni prima, la donna è ora costretta ad affrontare il rischio concreto di ricadere nello stesso baratro emotivo e psicologico. Il testo, scandito dal tempo, ripercorre una giornata infernale e ci si chiede: fino a che punto può spingersi la follia di un uomo e la capacità di resistenza di una madre?