La fotografia non è più solo rappresentazione del vero, ma anche elaborazione, evocazione, arte acquisendo
un ruolo di primo piano nella comunicazione contemporanea.
Nel 900 la stampa ha usato la fotografia per documentare e dare rilievo alle notizie e sono iniziate le prime
sperimentazioni di arte e fotografia. La tecnica fotografica era riservata a pochi professionisti. Oggi la
fotografia è possibile per tutti in modo sempre più semplice e veloce, anche con un telefono cellulare. Il web
e i social hanno contribuito a rendere ogni ogni persona, un autore e utilizzatore della fotografia per
comunicare in modo efficace e veloce.
Se prima era dominante la parola sull’immagine, oggi quest’ultima si accompagna di pari passo
all’espressione verbale rompendo barriere linguistiche e sociali.
Tutto ciò dà una dimensione di quante siano le fotografie che oggi abitano le nostre menti modificando il
nostro bagaglio iconografico. Queste informazioni, come le parole, evolvono, si contaminano, è si crea un
vocabolario visivo che si comporta come il linguaggio.
Da qui, nasce l’idea di Angelo Cucchetto e Francesco Tadini di creare un dialogo tra immagini e parole,
sviluppando un prodotto editoriale innovativo e provocatorio con l’introduzione di Michele Smargiassi.
Hanno collaborato inoltre per la selezione fotografica:
Angelo Cucchetto, organizzatore, art director
Francesco Tadini, fotografo e regista
Federicapaola Capecchi, curatrice di fotografia
Sonia Pampuri, giornalista e semiologa
Melina Scalise, giornalista, psicologa e curatrice d’arte