Ho sperato di vivere, ma non è stato possibile.
Non ho nessun ricordo di quando sono nata, ma maledettamente mi ricordo tutto di quando sono morta. Papà diceva che sono venuta al mondo sorridendo, e sapeva che sarei stata una guerriera.
Ma quale guerriera, papà? Dalla tua morte ai miei quasi miseri diciannove anni, ho visto chi freddo e razionale vuole annientare i sentimenti, ho visto le persone che desiderano amare finire nell’odio, ho visto chi segue di giorno e di notte, soffocato, le convenzioni sociali. Avevi ragione, oggi il mondo non ci insegna, ci impone di essere in un certo modo, e chi non vuole ubbidire, è strappato via da questa umana presenza.
Mi volevo strappare, finché un ragazzo non è venuto a salvarmi.
Papà, ora il mio corpo è vicino al tuo, ma la mia anima sta ancora errando. Sono una guerriera fallita, non ho avuto il giusto tempismo.
Papà, portami via.
