Professore ordinario di Procedura penale presso la Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza Università di Roma. È stato componente della Commissione redigente dell’attuale codice di procedura penale. Dal 2010 al 2014 è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura. È stato nominato dal ministro della Giustizia nel 2015 coordinatore scientifico degli Stati generali sull’esecuzione penale e nel 2017 presidente della Commissione per la riforma dell’ordinamento penitenziario. Collabora con Repubblica, il Corriere della Sera, Avvenire.
Fabio Gianfilippi, magistrato di sorveglianza di Spoleto e componente del Tribunale di sorveglianza di Perugia, è nato a Roma nel 1977. Ha curato il volume Giurisdizione e competenza, Ipsoa, Milano, 2002, nella collana Il nuovo processo civile ed ha collaborato con la rivista Giurisprudenza di merito, Giuffrè, Milano, redigendo commenti a provvedimenti giurisdizionali in materia civilistica e processualistica. Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi convegni in materia di misure alternative alla detenzione e di tutela dei diritti delle persone detenute (“Il diritto alla salute in carcere”, “La pena della salute”, “Detenzione e tutela della dignità delle persone trans e omosessuali”). Ha svolto il ruolo di relatore e di coordinatore di gruppi di lavoro per corsi di formazione in materia di sorveglianza organizzati dalla Scuola Superiore della Magistratura in Scandicci.
Associato di Diritto processuale penale – Università di Roma La Sapienza.
Associato di Diritto processuale penale – Università di Bologna.
Associato di Diritto processuale penale – Università di Catania.
Associato di Diritto processuale penale – Università di Roma La Sapienza.
Avvocato dal 1993 e in magistratura dal 1996 dapprima presso il Tribunale di sorveglianza di Torino, quindi come magistrato del Tribunale di sorveglianza di Trieste ed attualmente presso il Tribunale di Sorveglianza di Venezia. E’ inserito nell’elenco dei docenti abilitati all’insegnamento presso la Scuola Superiore della Magistratura. Autore di numerose monografie, opere collettanee, articoli e note a sentenza su temi di diritto penale sostanziale e processuale, diritto della prevenzione e diritto penitenziario. E’ stato componente del Gruppo di lavoro per la elaborazione di standard medi di definizione dei procedimenti, nominato con delibera del C.S.M. del 23 settembre 2008(2008-2014); componente della “Commissione mista per lo studio dei problemi della Magistratura di Sorveglianza” nominata dal C.S.M. (2011-2014);componente della Commissione di studio “per elaborare una proposta di interventi in tema di ordinamento penitenziario e in particolare di misure alternative alla detenzione”, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della giustizia con D.M. 2 luglio 2013; dal 10 ottobre 2014 al 5 aprile 2016 è stato componente designato dal C.S.M. per il Direttivo della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali presso l’Università di Torino; componente nel 2015-16 del Tavolo XVI degli “Stati Generali per la riforma dell’esecuzione penale” promossi dal Ministro della Giustizia; eletto componente del Consiglio Giudiziario di Trieste (2016-18); membro della Commissione permanente di studio dell’A.N.M. in materia di “Esecuzione penale e carcere”. E’ stato componente della Commissione ministeriale istituita con D.M. 19 luglio 2017 per l’attuazione della legge-delega n.103/2017 di riforma dell’ordinamento penitenziario nel suo complesso.
Silvia Buzzelli è professore associato di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove insegna Procedura penale europea, Diritto penitenziario e Procedura penale sovranazionale. Segue da tempo le sorti dell’isola di Gorgona e in particolare l’opportunità rieducativa generata da una relazione nonviolenta con gli animali non umani. Per tale motivo aveva già inserito un capitolo sull’esperienza di Gorgona nel volume I giorni scontati – Appunti sul carcere (Sandro Teti, 2012). Ha partecipato, nel 2015, ai lavori degli Stati generali sull’esecuzione penale quale componente del Tavolo n. 2 (vita detentiva, responsabilizzazione e circuiti).