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«Il lettore vedrà benissimo da sé come dal Piemonte alla Sicilia si stenda un vero e proprio terreno franco di forme e contenuti… e avvertirà quelle diacronie senza le quali una unità, sia in senso nazionale che stilistico, sarebbe una nozione astratta.»
Pier Paolo Pasolini raccolse in questa monumentale antologia, pubblicata per la prima volta nel 1955, le espressioni più belle e dimenticate di una poesia popolare ricca e varia come quella italiana. Di regione in regione, attraverso quasi ottocento testi, si passa dai canti narrativi piemontesi alle «vilote» friulane, dalle «canzune» abruzzesi ai canti funebri calabresi, dai «mutos» sardi agli stornelli, agli strambotti, alle ninne nanne, fino ai canti popolari delle due guerre e alle canzoni fasciste e partigiane. Il Canzoniere italiano rappresenta – grazie anche all’ampia introduzione dello stesso Pasolini – una tappa fondamentale nella riscoperta della poesia popolare e offre un ritratto vivissimo, poetico e critico, degli italiani e delle loro radici regionali.


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