«Osservo questa città dalla finestra come un adolescente guarda verso il futuro iridescente: […] vi scruto attraverso e il sogno americano è una dea bionda ammaliatrice, uno sfolgorio abbagliante di luci azzurre all'orizzonte e grattacieli scintillanti nel buio […] è una promessa mille volte ripetuta, che si avvererà, un giorno, se saprò desiderarla più forte.»
Luci da contemplare in un racconto che si può leggere d'un fiato, con la rapidità con cui New York cattura l'autrice, mentre descrive sé stessa immersa nella rutilante metropoli americana, percorsa e raccontata con avvincente agilità.
Non semplice guida turistica, né puro racconto di viaggio, entrambe le definizioni sarebbero riduttive. È piuttosto il vibrante diario di un sogno che si avvera, nel mezzo del quale è obbligatorio perdersi; la descrizione entusiasta di chi guarda con occhi rapiti una città prismatica, straripante di culture, architetture e popoli, che creano la magia d'una vacanza perfetta, sorprendente e coinvolgente.
Come resistere all’oggetto di questi occhi? Per chi è già pronto a partire, o per chi vuol prendere il volo con la fantasia, verso un viaggio indimenticabile. L’importante, ci ricorda l'autrice, è non smettere mai di desiderare.
Marco Staffolani
Non aspettatevi dunque un Baedeker, né tantomeno un reportage di approfondimento: cercate di ricordare qualche fotogramma dei film che fanno da epigrafe ai singoli capitoli, fatevi prendere per mano, seguite Lorella nel suo strolling through New York: non ve ne pentirete e sono certo che vi divertirete, senza smettere, però, di pensare.
(Dalla prefazione di Alessandro Tomei)
