Il grande regista Mahiro Maheda e Studio Gonzo danno vita a un'innovativa epica fantascientifica. Il Conte di Montecristo segue con fedeltà la trama generale del capolavoro di Dumas, ma con elementi che aggiungono nuovi significati alla storia e la modificano. Quelle che in originale erano nazioni europee diventano pianeti in lotta con razze aliene. Anche il vecchio e gentile prigioniero, l'abate Faria, che indica al protagonista la via della libertà, vede il suo posto preso da una misteriosa forma di vita aliena. E' questa a dare al Conte i suo misteriosi poteri, ma esigendo in pagamento un prezzo terribile....Scompaiono i costumi dell'epoca napoleonica e della Restaurazione, sostituiti dalle uniformi sontuose e stilizzate della nuova élite, da mobile suits e enormi robot per il combattimento nello spazio, con visuali futuristiche e textures mai prima d'ora realizzate sullo schermo, né in film dal vivo né in animazione. Influenzato dal ricco immaginario liberty di Gustav Klimt, Mahiro Maeda ricrea accuratamente uno stile che è contemporaneamente rievocativo, futuristico, e molto giapponese.
