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Libri di Antonio Tabucchi


Foto di Antonio Tabucchi
Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi (Pisa 24 settembre 1943 – Lisbona 25 marzo 2012) è stato un narratore, autore di teatro, saggista, docente di letteratura portoghese e traduttore. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all'estero, dove i suoi libri sono stati tradotti in più di quaranta lingue. All’attività di scrittore Tabucchi affiancò il lavoro come studioso di lingua e letteratura portoghese: Tabucchi è stato il curatore italiano dell'opera di Pessoa, che ha contribuito a far conoscere in Italia. Ha collaborato, negli anni, con numerosi quotidiani italiani e stranieri (Corriere della Sera, la Repubblica, L'Unità, Il manifesto, Il Fatto Quotidiano, Le Monde, El País, Diário de Notícias, La Jornada, Allgemeine Zeitung), riviste letterarie (La Nouvelle Revue Française, Lettre Internationale) e di attualità (MicroMega). Lisbona è la città in cui viveva scrivendo per sei mesi all'anno, insieme alla moglie, che vi era nata, e ai due figli. Passava il resto dell'anno in Toscana, dove insegnava Letteratura all'Università di Siena.




Biografia

Antonio Tabucchi nasce a Pisa ma cresce nella casa dei nonni materni a Vecchiano, un borgo vicino alla città. All’età di 21 anni trascorre un anno a Parigi, dove, su una bancarella nei pressi della stazione Gare de Lyon, trova un libro del poeta portoghese Fernando Pessoa. Nasce così il suo interesse per il poeta portoghese, per il Portogallo e per la cultura e letteratura lusitane. Tornato in Italia si iscrive alla facoltà di lettere e l’anno successivo intraprende un lungo viaggio a Lisbona dove incontrerà, oltre a numerosi scrittori e intellettuali portoghesi, anche la sua futura compagna di vita, Maria José de Lancastre. 

Nel 1969 Tabucchi si laurea con Silvio Guarnieri e Luciana Stegagno Picchio in Lettere moderne con una tesi sul Surrealismo in Portogallo. Si perfeziona alla Scuola Normale Superiore di Pisa, studiando i poeti barocchi, fra cui Luís de Camões. 

 Il 10 gennaio 1970 Tabucchi sposa Maria José de Lancastre, dalla quale ha due figli, Michele (n. 1970) e Teresa (n. 1973). 

 Sviluppando la sua tesi di laurea, Tabucchi pubblica lo studio sui poeti surrealisti portoghesi: La parola interdetta (Einaudi). Nel 1973 scrive Piazza d'Italia (Bompiani, poi Feltrinelli 2012), il tentativo di scrivere la storia dalla prospettiva dei perdenti, in questo caso una famiglia di anarchici toscani. Nel 1978, anno in cui viene chiamato a insegnare all'Università di Genova, pubblica il suo secondo romanzo, Il piccolo naviglio (Mondadori, poi Feltrinelli 2013). 

Nel 1981 Tabucchi pubblica la raccolta di racconti Il gioco del rovescio e altri racconti (Il Saggiatore), seguito da Donna di porto Pim (Sellerio 1983). Inizia a collaborare con il quotidiano la Repubblica. Il 1984 è l'anno del suo primo romanzo di grande successo, Notturno indiano, da cui nel 1989 è stato tratto un film di Alain Corneau. Il protagonista è un uomo che cerca di rintracciare un amico scomparso in India, ma che in realtà è in cerca della propria identità. 

 Nel 1985 pubblica i racconti Piccoli equivoci senza importanza (Feltrinelli) e, nel 1986, Il filo dell'orizzonte. In quest’ultimo romanzo, il protagonista, che cerca di dare un nome al cadavere di uno sconosciuto, è un personaggio sulle tracce di se stesso. Anche da questo romanzo è stato tratto un film (1993) con la regia del portoghese Fernando Lopes. 

Dal 1985 al 1987 Tabucchi è direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Lisbona. Nel 1987, anno in cui pubblica I volatili del Beato Angelico (Sellerio) e Pessoana Mínima (Imprensa Nacional, Lisboa), Tabucchi riceve in Francia il Prix Médicis, per il miglior romanzo straniero con Notturno indiano. Nel 1988 esce l'opera teatrale I dialoghi mancati, composta di due pièces: Il signor Pirandello è desiderato al telefono e Il tempo stringe che vedranno svariate riprese teatrali. 

Tabucchi inizia a collaborare al quotidiano Corriere della Sera, con articoli sulla cultura e interventi sulla realtà politica e sociale del Portogallo. Nel 1989 il presidente della Repubblica portoghese gli conferisce l'Ordine Do Infante Dom Herique e nello stesso anno è nominato Chevalier des Arts et des Lettres dal Governo francese. Nel 1990 pubblica lo studio Un baule pieno di gente. Scritti su Fernando Pessoa (Feltrinelli) e l'anno successivo L'angelo nero (Feltrinelli). Nel 1992 scrive in portoghese Requiem, un romanzo che verrà tradotto poi in italiano (Feltrinelli) e pubblica Sogni di sogni (Sellerio). 

Il 1994 è l'anno de Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa (Sellerio), ma soprattutto del romanzo per il quale è diventato maggiormente conosciuto: Sostiene Pereira (Feltrinelli), vincitore del Premio Super Campiello, del Premio Scanno, del Premio Jean Monnet per la Letteratura Europea, e finalista all'International IMPAC Dublin Literary Award. Il protagonista del romanzo, le cui vicende sono ispirate a quelle di un giornalista che aveva avuto guai col regime di Salazar, diventa il simbolo della difesa della libertà contro tutti i regimi antidemocratici. Il regista Roberto Faenza ne trae il film omonimo (1995) in cui affida a Marcello Mastroianni la parte di Pereira e a Daniel Auteuil la parte del dottor Cardoso. 

Nel 1997 Tabucchi pubblica Marconi, se ben mi ricordo: una pièce radiofonica (RAI- Eri) e il romanzo La testa perduta di Damasceno Monteiro (Feltrinelli), basato su un fatto di cronaca. Il romanzo si rivelerà profetico quando l'assassino finalmente confesserà il delitto e verrà condannato a 17 anni di reclusione. 

L’anno successivo escono L'Automobile, la Nostalgie et l'Infini (Seuil) e i brevi interventi, nati da una polemica con Umberto Eco sul ruolo dell'intellettuale nella società, de La gastrite di Platone, pubblicati prima in Francia, nella traduzione di Bernard Comment, e in seguito anche in Italia (Sellerio 2015, 1998). 

Nel 1999 Tabucchi pubblica il reportage Gli Zingari e il Rinascimento. Vivere da Rom a Firenze (Feltrinelli), sulle condizioni di vita di una comunità nomade nel capoluogo toscano e i rapporti con le istituzioni cittadine, che gli varrà nel 2001 il Premio spagnolo Hidalgo per la cultura gitana. 

Nel 2001 esce Si sta facendo sempre più tardi, un romanzo epistolare. Diciassette lettere che celebrano il trionfo della parola, che come «messaggi nella bottiglia», non hanno destinatario, sono missive che l'autore ha indirizzato «a un fermo posta sconosciuto». Nel 2004 pubblica Tristano muore, lungo monologo di un ex partigiano in agonia: raccontando la propria vita a uno scrittore da lui appositamente convocato, Tristano rievoca contraddizioni e lacerazioni di fronte alla guerra, alla politica, alla vita. 

Tabucchi muore il 25 marzo 2012, a 68 anni, all'Hospital da Cruz Vermelha di Lisbona, dopo una breve battaglia contro il cancro. I funerali vengono celebrati nella capitale portoghese. 

Oltre a quelle già menzionate, altre opere pubblicate di Tabucchi sono: L'oca al passo. Notizie dal buio che stiamo attraversando, Feltrinelli, 2006; Il tempo invecchia in fretta, Feltrinelli, 2009; Viaggi e altri viaggi, a cura di Paolo Di Paolo, Feltrinelli 2010; Racconti con figure, Sellerio, 2011; Di tutto resta un poco. Letteratura e cinema, a cura di Anna Dolfi, Feltrinelli, 2013; Per Isabel. Un mandala, Feltrinelli, 2013. 

 Nel 2020 esce per Feltrinelli il volume di racconti scelti Che ore sono da voi?, a cura di Paolo Di Paolo.





Citazioni

La vita è fatta d'aria, un soffio e via, e del resto anche noi non siamo nient'altro che un soffio, respiro, poi un giorno la macchina si ferma e il respiro finisce




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