Julio Cortázar nacque a Ixelles, vicino a Bruxelles. I suoi genitori erano cittadini argentini e suo padre era un addetto del servizio diplomatico in Belgio. Dopo l’invasione del Belgio da parte dell’esercito tedesco durante la Prima guerra mondiale
Cortázar e la sua famiglia si trasferirono a Zurigo. Trascorse i successivi due anni in Svizzera, prima a Zurigo e poi a Ginevra. I
Cortázar tornarono a Buenos Aires ala fine del 1919.
Cortázar ottenne la qualifica di insegnante iniziando la sua carriera di docente. Nel 1944 divenne professore di letteratura francese all'Università Nazionale di Mendoza, ma a causa delle pressioni politiche dei peronisti, si dimise nel giugno 1946. Successivamente lavorò come traduttore e come direttore della Cámara Argentina del Libro, un'organizzazione commerciale.
Deluso dal clima politico argentino, nel 1951 Cortázar emigrò in Francia dove visse e lavorò per il resto della sua vita. Negli anni successivi si impegnò politicamente e fu un sostenitore della rivoluzione sandinista in Nicaragua, della rivoluzione cubana di Fidel Castro e del governo socialista di Salvador Allende in Cile.
Nel 1960
Cortàzar pubblicò il suo primo romanzo
Il viaggio premio, seguito poi da
Il gioco del mondo (1963); l'opera, dalla struttura non lineare e dalla scrittura sperimentale, viene considerato il suo capolavoro.
Cortázar scrisse numerosi racconti, raccolti in volumi come
L’altra sponda (1945),
Bestiario (1951),
Fine del gioco (1956),
Le armi segrete (1959),
Tutti i fuochi il fuoco (1966),
Ottaedro (1974),
Uno che passa di qui (1977),
Un certo Lucas (1979),
Tanto amore per Glenda (1980),
Disincontri (1982).