• Genere: Libro
  • Lingua: Italiano
  • Editore: Adelphi
  • Pubblicazione: 03/2024

LEGGERE PERICOLOSAMENTE

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TRAMA
«Finché possiamo immaginare, siamo liberi» ha detto David Grossman. Ma - si potrebbe obiettare - non sarà un lusso riservato agli scrittori? In altre parole: la letteratura esercita un effettivo potere sulla nostra vita quotidiana? Le cinque lettere che fra il 2019 e il 2020 Azar Nafisi ha indirizzato al padre, proseguendo un dialogo che la morte di lui non ha interrotto, sono la più persuasiva risposta a questo cruciale interrogativo. Mentre intorno a lei, anche negli Stati Uniti, la realtà si fa sempre più allarmante - dall'affermarsi di tendenze totalitarie alla pandemia di Covid-19 - e indignazione e angoscia paiono sopraffarla, Azar Nafisi torna a immergersi nei libri che più ha amato, e ci mostra, intrecciando racconto autobiografico e riflessione sulla letteratura, come Salman Rushdie e Zora Neale Hurston, David Grossman e Margaret Atwood, e altri ancora, l'abbiano accompagnata nei momenti più difficili, come veri e propri talismani. E le abbiano dischiuso, con la loro multivocalità, inattese prospettive: insegnandole per esempio a dubitare della soffocante dicotomia tra aggressore e vittima; a vedere nell'odio e nella rabbia, in apparenza capaci di conferire identità, una fuga dal dolore - a comprendere che le grandi opere letterarie sono davvero pericolose, giacché smascherano ogni impulso tirannico, fuori e dentro di noi. Sicché leggerle pericolosamente significa accogliere l'irrequietezza e il desiderio di conoscenza di cui ci fanno dono.

ALTRE INFORMAZIONI
  • Condizione: Nuovo
  • ISBN: 9788845938603
  • Collana: LA COLLANA DEI CASI
  • Dimensioni: 219 x 15 x 139 mm
  • Formato: Brossura
  • Pagine Arabe: 216
  • Traduttore: Rusconi A.