In ogni forma di religione è insito un germe di violenza distruttiva, che si alimenta e si fortifica quanto più grande è la presunzione di possedere la "verità assoluta". I tremendi massacri compiuti ai giorni nostri da alcuni fondamentalisti islamici confermano la correttezza di questa ipotesi scientifica. Questi incontestabili fenomeni provano di nuovo che la religione deve essere sottoposta con vigore alla legge e alla forza della ragione comune, affinché non generi rovina, ma diventi benefica per il popolo che la professa e ispiratrice di pace e concordia tra gli Stati e le nazioni che formano la famiglia umana. Questo è l'insegnamento fondamentale che Nello Casalini ha tratto da alcune vicende della storia europea durante il suo viaggio di addio. La dignità di un popolo che ha mostrato di possedere una vera grandezza storica non può essere calpestata impunemente da nessuno perché arde sempre come un fuoco sotto la cenere, pronto a divampare e divorare chi lo vorrebbe distruggere. Quindi, anche tra le nazioni, il rispetto è più conveniente dell'offesa arrogante, perché questa genera guerra e distruzione, quello porta pace, solidarietà e collaborazione.