«La sorte di Vermeer è tra le più straordinarie,» così Pierre Descargues (1925-2012) apre il suo illuminante studio sul grande pittore fiammingo «non tanto per la sua tarda comparsa nel campo della fama, quanto per la luce di gloria definitiva che gli è venuta dalle pagine che Marcel Proust, nella sua Recherche, gli ha consacrato». E luce di gloria più effimera gli è giunta più recentemente dal film di successo La ragazza con l'orecchino di perla, diretto da PeterWebber tratto dal romanzo omonimo di Tracy Chevalier, che ha posto al centro dell'attenzione del grande pubblico uno dei pittori più misteriosi, più enigmatici e più affascinanti dell'intera storia dell'arte occidentale. «Sembra che la storia sia passata su Vermeer» scrive ancora Descargues «come un faro che gira nella notte: a lampi. Lo vediamo diventare rapidamente celebre e altrettanto rapidamente inabissarsi nell'oscurità». Questo studio, accompagnato da un vasto apparato di immagini, ripercorre i pochi dati della sua vita e soprattutto i caratteri della sua pittura inimitabile.