TOP SECRET. BARI 2 DICEMBRE 1943 LA VERA STORIA DELLA PEARL HARBOR DEL MEDITERRANEO

"Completamente pieno": è la mattina del 2 dicembre 1943 quando un ricognitore tedesco comunica alla base che il porto di Bari è gremito di navi. Allo Stato maggiore della Luftwaffe in Italia non aspettano altro. La sera stessa 105 bombardieri tedeschi Ju 88 attaccano l'obiettivo cogliendo di sorpresa le difese alleate: alla fine del bombardamento si conteranno 17 navi distrutte e il porto resterà inutilizzabile per molte settimane. Ma non è finita: centinaia di marinai alleati e italiani cominciano a manifestare eritemi sulla pelle, bruciature agli occhi, problemi respiratori. Molti iniziano inspiegabilmente a morire tra lo sconcerto dei medici. Perché? Cosa sta accadendo? C'è un segreto militare che si cela dietro questi decessi? Una commissione d'inchiesta, istituita dal generale Dwight D. Eisenhower, rivela una verità sconvolgente: un mercantile americano classe Liberty, la John Harvey, con un carico top secret, è esploso nel porto con centinaia di tonnellate di bombe all'iprite a bordo. I gas velenosi si sono diffusi nell'aria e mescolati all'acqua di mare. Quel che ne segue è un misto di orrore, confusione e reticenze in nome del segreto militare. Perché tanti misteri su quel carico di iprite? Perché l'incidente di Bari, sostiene l'autore, poteva costituire un precedente per i tedeschi, la scusa per l'impiego dei gas chimici durante lo sbarco in Normandia.

2 dicembre 1943, ore 21:25. 105 bombardieri tedeschi Ju 88 attaccano il porto di Bari cogliendo completamente di sorpresa le difese alleate: diciassette navi distrutte, il porto inutilizzabile per molte settimane e centinaia di marinai e cittadini che si recavano in ospedale per eritemi e problemi respiratori. Morti inspiegabili si succedono davanti agli occhi dei medici, sorpresi e sconcertati. Una commissione d'inchiesta, istituita da Eisenhower, rivela una verità sconvolgente. Un mercantile americano, il Liberty John Harvey con un carico top secret è esploso nel porto: trasportava centinaia di tonnellate di bombe all'iprite. Quel che ne è seguito è stato un misto di orrore, confusione, reticenze in nome del segreto militare. Il libro di Francesco Morra ricostruisce gli avvenimenti di quella tragica notte basandosi sugli eccezionali dossier originali, analizzando approfonditamente il «Bari Report» della commissione d'inchiesta alleata e svelando per la prima volta gli aspetti «italiani» della vicenda con documenti inediti. Conosciuta come la Pear Harbor del Mediterraneo, il più grave disastro chimico della Seconda Guerra Mondiale, uno dei segreti militari più oscuri della Campagna d'Italia. Top Secret è un eccezionale libro d'inchiesta dal quale è stato tratto un documentario per La Grande Storia. Il racconto di una tragedia e di un segreto custodito a lungo dagli Alleati.

«Gli ufficiali medici cercarono di contattare il War Office a Londra, per informazioni: nessuna risposta. Diventammo furiosi e tuttavia se il War Office non poteva rilasciare informazioni, doveva trattarsi di un segreto militare […] non potemmo salvare la maggior parte dei feriti […] i loro occhi ci ponevano delle domande alle quali noi non potevamo rispondere.» Testimonianza di un'infermiera britannica

Francesco Morra. Ricercatore universitario, laureato in Scienze politiche, ha seguito un master in Storia e Storiografia multimediale presso l'Università Roma Tre. Sulla vicenda del bombardamento del porto di Bari del dicembre 1943 ha realizzato un documentario storico per la «SD cinematografica di Roma».