01/04/2015
Di francescosanna2015
5 stelle su 5
Partendo da una frase inserita nelle prime pagine di questa opera: " Niente è finito finché esiste ", Carlo Brunetti ci conduce in una realtà che, tendenzialmente ignoriamo. Con una sapiente impalcatura narrativa e un lessico fluido, ma incisivo, l'autore con coraggio e determinazione, racconta gli anni settanta da una veduta insolita e drammatica. All'interno di Regina Coeli, dove si appresta a svolgere il ruolo di direttore, scopre anche con un passaggio rapido, direi fulmineo, la realtà che si vive nei luoghi di privazione della libertà. Al di là degli stati d\'animo contraddittori che popolano la sua interiorità, dovrà fare i conti con le vendette, i conflitti i misteri che nascono in un ambiente dove tutto è circoscritto a un pericoloso confine di insanità mentale dovuto alle condizioni di repressione attuate. Grande storia di vita, di coraggio, raccontata in modo magistrale da chi l'ha vissuta in prima persona. Assolutamente da leggere!