Quella dell'Alan Parsons Project è una storia più unica che rara nel panorama musicale mondiale. Dieci album pubblicati tra il 1976 e il 1987, oltre cinquanta riconoscimenti tra dischi d'oro e di platino, più di quaranta milioni di copie vendute, citati anche dai Simpson e da Austin Powers. Eppure, ancora oggi, molti fanno fatica ad associare un volto alle due persone a cui il Project deve l'esistenza: Alan Parsons ed Eric Woolfson. Frutto dell'idea del tutto originale di trasportare in musica il concetto di regista cinematografico per dar vita a un vero e proprio progetto nel quale la figura chiave fosse quella del produttore discografico, anziché del cantante o dei musicisti, l'Alan Parsons Project è riuscito a conquistarsi una grande fetta di pubblico e diventare negli anni una band di culto. Dieci concept album in equilibrio tra progressive rock, elettronica e pop, con testi a più piani di lettura in cui ognuno può trovare uno specchio freudiano in cui riflettersi, toccando l'apice del successo internazionale con quel EYE IN THE SKY destinato a passare alla storia. In questo libro, primo in assoluto sull'argomento, l'autore racconta in dettaglio ogni aspetto dell'affascinante avventura musicale condivisa da Parsons e Woolfson, tracciandone anche i rispettivi percorsi artistici prima e dopo il Project. Ampio spazio, dunque, viene dato alla carriera di fonico e ingegnere del suono di Parsons, mago del mixer per THE DARK SIDE OF THE MOON dei Pink Floyd e produttore di successo, così come a quella di Woolfson, abile pianista e compositore dotato anche di un notevole senso per gli affari. Attraverso la voce degli stessi protagonisti, grazie a un accurato lavoro di ricerca nel vasto corpo delle interviste apparse nei vari decenni, il libro racconta un pezzo importante, ma poco conosciuto, della recente storia del pop.