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cavallo l. (curatore) - soffici e sironi. silenzio e inquietudine

SOFFICI E SIRONI. SILENZIO E INQUIETUDINE Poggio a Caiano, Scuderie Medicee, 28 marzo - 19 luglio 2015




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

EDIFIR

Pubblicazione: 05/2015





Trama

Possiamo osservare in questa esposizione due delle linee significative dell'arte italiana nel secolo scorso. Voci sostanzialmente diverse come quelle di Soffici e Sironi; contigue nello svolgimento di filoni creativi che ebbero fortuna nelle vicende della nostra cultura. Soffici, con la sua esperienza francese, 1900-1907, proseguita in raccordo con gli amici di Francia, Picasso, Braque, Apollinaire, fin dentro le vicende della rivista La Voce e quindi di Lacerba, 1913-1915, coinvolto nelle battaglie di cubismo e futurismo. Sironi, presto (1903-1904) partecipe, nell'ambiente romano, delle sperimentazioni linguistiche di Balla e Boccioni. Una formazione scientifica, la sua, che lo portò ad apprezzare l'architettura moderna in qualità di misura espressiva, dando alle sue composizioni una solida struttura geometrica. Più lirica e sedotta dalle illuminazioni rimbaudiane la pittura di Soffici; solida, quasi estratta da concrezioni minerali la pittura di Sironi. Soffici e Sironi furono artisti di grande purezza e rigore morale, unici anche nell'assumere su di sé la responsabilità di una grave sconfitta politica, unici nel non sottrarsi con strategie flessibili al giudizio. Soffici poeta d'avanguardia e capace di rinnovare la tradizione; Soffici pittore che teneva alla sintesi del reale con un linguaggio denso di sussulti interiori. Sironi costruttore nella pittura e nella scultura, Sironi critico eccellente, scrittore che seppe anche con la poesia toccare profonde corde del sentimento.




Note Libraio

La mostra sintetizza l'attività dei due pittori nel XX secolo ed è concepita come antologia parallela: non una comparazione storico-critica, dunque, bensì un'occasione importante per rileggere capitoli essenziali nell'evoluzione della nostra storia.
Tra le opere più significative dei vari periodi l'esposizione presenta: per Sironi Il tram e la gru (1921), Nudo di schiena (1942), Paesaggio urbano (1943), L'idolo (1955); per Soffici Scomposizione di piani di zuccheriera e bottiglia (1913), Fruttiera con pere, 1915, Farfa, 1946, Paesaggio toscano (1960), oltre a un inedito Paesaggio (1956), dono di nozze alla figlia dell'editore Vallecchi.
Lo stacco culturale e creativo di Soffici (1879 - 1964) e di Sironi (1885 - 1961) è valutato in un raggio di partecipazioni che con la poetica del 'richiamo all'ordine' si svolse quale presa di coscienza della realtà: per Soffici il 'realismo sintetico', per Sironi la realtà scavata nelle lacerazioni esistenziali dell'individuo.
Le due diverse esperienze si estendono fino alle incalzanti vicende degli anni Cinquanta, quando Soffici distillava nel paesaggio toscano una perfetta identificazione, ritmando le sue opere sul corso naturale delle stagioni, mentre Sironi giungeva fino alle più rischiate sperimentazioni dell'informale.
'Silenzio' e 'inquietudine', le definizioni che fanno da sottotitolo alla mostra, possono essere applicate a entrambi gli artisti: c'è silenzio nei lavori di Sironi sostanzialmente ispirati alla classicità mediterranea e nelle sue periferie, luoghi di una inedita solitudine; c'è silenzio nelle figure e nei paesi dipinti da Soffici per renderne l'esemplare immutabilità.
Quanto a 'inquietudine' il termine calza perfettamente con l'intreccio di vita e opere, nel cammino che ai più alti livelli hanno entrambi percorso nella nostra società. Un cammino che risulta evidente leggendo le loro biografie, con pagine anche drammatiche e nel sussulto dei loro vari periodi stilistici, dal futurismo al realismo.
I contatti tra Soffici e Sironi non sono certo stati frequenti come, ad esempio, quelli tra Soffici e Medardo Rosso, Carrà, de Chirico, de Pisis, Carena. Li legano però significativi argomenti: anzitutto il rispetto per i maestri del passato, per la nostra tradizione formale, per la cultura figurativa. Caratteri del resto, che rappresentano il ceppo riconoscibile dell'arte italiana.










Altre Informazioni

ISBN:

9788879707206

Condizione: Nuovo
Collana: STUDI E PERCORSI STORICO-ARTISTICI
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 64


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