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ceron andrea; curini luigi; iacus stefano maria - social media e sentiment analysis

Social Media e Sentiment Analysis L'evoluzione dei fenomeni sociali attraverso la Rete

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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Springer

Pubblicazione: 12/2013
Edizione: 2014





Trama

Due miliardi e mezzo di utenti internet, oltre un miliardo di account Facebook, 550 milioni di profili Twitter. Che parlano, discutono, si confrontano sui temi più svariati. Un flusso in continuo divenire di informazioni che dà sostanza ogni giorno al mondo dei Big Data. Ma come si analizza concretamente il “sentiment” della Rete? Quali sono i pregi e i limiti dei diversi metodi esistenti? E a quali domande possiamo dare una risposta?

Dopo aver presentato le varie tecniche di analisi testuale applicate ai social media, questo libro discute di come l’informazione presente in Rete sia in grado di aiutarci a meglio comprendere il presente e a fare previsioni sul futuro riguardo a una molteplicità di fenomeni sociali, che spaziano dall’andamento dei mercati finanziari, alla diffusione di malattie, alle rivolte e ai sommovimenti popolari fino ai risultati dei talent show, prima di concentrarsi su due casi specifici: l’andamento della felicità degli italiani giorno per giorno, e i risultati delle campagne elettorali in Francia, Stati Uniti e Italia tra il 2012 e il 2013.





Sommario

1 Perché studiare i social media.- 2 Opinion Mining e integrated Sentiment Analysis (iSA).- 3 Catturare l'evoluzione di una emozione.- 4 Sentiment Analysis ed elezioni: prevedere è possibile?.- 5 Conclusioni: Dai social media alla politica (e ritorno).




Prefazione

La grande diffusione dei social media ed il loro ruolo nelle societ`a contemporanee, rappresentano una delle novit`a pi`u interessanti di questi ultimi anni, tanto da aver catturato l'interesse di ricercatori, giornalisti, imprese, movimenti e governi. La crescita della facilit`a di accesso alle informazioni che la rete permette e l'opportunit`a potenziale di comunicare con una vasta platea ad un costo praticamente nullo viene interpretata spesso come un passo verso una democratizzazione del discorso pubblico. 1 Questo, ovviamente, non significa trascurare gli squilibri intrinseci che i nuovi media portano con s´e – come evidenziato ad esempio dalla distribuzione a legge di potenza (o distribuzione power-law) della rete, in cui ad un numero contenuto di siti o utenti che ricevono moltissime visite, fa da contraltare una vasta maggioranza di altri siti o utenti con un numero di lettori estremamente limitato.2 Detto questo, per`o, la densa interconnessione che spesso si crea tra chi `e attivo in rete genera uno spazio di discussione che `e in grado di motivare e coinvolgere gli individui in una pi`u ampia agor`a, collegando tra di loro persone con obiettivi comuni e facilitando cos`i forme disparate di azione collettiva.3 Questo, a sua volta, d`a vita a ci`o che viene definito "individualismo in rete"4: invece di contare sempre su una singola comunit` a di riferimento, grazie ad internet e, soprattutto, ai social media, diventa oggi possibilemuoversi tra pi`u persone e risorse, spesso eterogenee tra di loro, a seconda delle situazioni via via sostenute dal singolo utente, selezionando quelle pi`u adatte a risolvere particolari esigenze o ad approfondire determinati interessi. Pur con tutte le cautele necessarie, sembra dunque che i social media stiano dando vita ad una rivoluzione digitale. E l'aspetto pi`u interessante di questo cambiamento non `e tanto (o unicamente) legato alle possibilit`a di favorire partecipazione politica e attivismo, come da pi`u parti viene sostenuto. La vera social revolution `e quella che investe le vite di ogni singolo individuo. `E la libert`a di esprimersi, di avere uno spazio proprio in cui essere s´e stessi, o ci`o che si vorrebbe essere, con pochi limiti e barriere. La rivoluzione dei social media `e allora quella di poter raccontare le proprie emozioni ed opinioni non solo a s´e stessi, quanto, e soprattutto, a chi ci circonda, interagendo con loro, aprendo reciprocamente una finestra sui rispettivi mondi, curiosando con occhio pi`u o meno indiscreto sulle vite degli altri. E tutto questo accade, paradossalmente, mentre viviamo in una societ`a in cui si fatica sempre pi`u a conoscere i nomi dei vicini di casa, e in cui il diritto alla privacy diventa un imperativo a cui sottostare, salvo poi comunicare a tutto ilmondo (rigorosamente on-line) qualunque cosa: amori, delitti, giorni indimenticabili e fallimenti quotidiani. Perch´e in effetti sui socialmedia (o,meglio, su quei socialmedia che sono anche social network, come vedremo) si finisce per raccontare tutta (o quasi) la propria vita: dalla felicit`a per la nascita di un figlio, alla rabbia per un treno in ritardo, dallo shopping pre-natalizio alla scelta di voto fatta nel segreto della cabina elettorale. Non c'`e allora da stupirsi se da pi`u parti si sia incominciato a discutere delle modalit`a attraverso cui utilizzare al meglio questo mare magnum di informazioni. Perch´e i dati presenti in rete, se opportunamente raccolti e analizzati, permettono non solo di capire e spiegare molti fenomeni sociali complessi, ma anche, e persino, di prevederli. La previsione, sia quella fatta in tempo reale che quella relativa ad eventi futuri, `e in effetti una delle frontiere pi`u seducenti del mondo social. E cos`i, secondo alcuni, acquista senso l'idea di concepire i social media come una pluralit`a di "antenne" interconnesse tra di loro, che agiscono come una sorta di "cervello collettivo" in grado di cogliere, a volte meglio di altre alternative, i trend che si dipanano continuamente intorno a noi. Una propriet`a emergente di un vero e proprio sistema complesso,5 che nasce dall'aggregazione di tutte le sue componenti, invece che essere riconducibile ad una sola singola parte. Nel Cap. 1 partiremo proprio da questo aspetto. Dopo aver discusso brevemente le caratteristiche e dato qualche cifra in merito alla diffusione dei social media in Italia e nel mondo, riassumeremo alcune aree di analisi per concentrarci poi su una rassegna dei pi`u interessanti esempi di previsione fatti utilizzando i social media, spaziando dall'economia alla epidemiologia, dal marketing alla politica. Nel Cap. 2 effettueremo il passo successivo, discutendo pi`u in dettaglio delle diverse tecniche utilizzate finora per analizzare la rete, presentando e confrontando in tal senso i diversi metodi per fare sentiment analysis, ovvero per monitorare l'umore di chi scrive sui social media rispetto ai pi`u svariati argomenti, cercando di estrarne un significato operativo. Pur nella sua brevit`a, questo capitolo fornir`a una bussola ragionata attraverso cui orientarsi in una letteratura che di anno in anno sta crescendo in modo esponenziale. Questo ci porter`a poi a presentare i vantaggi di un nuovometodo, la integrated Sentiment Analysis (iSA), basata su una ottimizzazione dell'algoritmo introdotto originariamente da Hopkins e King.6 Nel Cap. 3 attraverso questa tecnica analizzeremo i social media per misurare un'emozione che risulta quanto mai sfuggente, ma di cui si `e fatto un gran discutere in questi ultimi anni come possibile alternativa (o complemento) alle misure pi`u strettamente economiche del benessere di una collettivit`a, ossia la felicit`a. In particolare, focalizzandoci su oltre 40 milioni di messaggi postati su Twitter, studieremo la felicit`a degli italiani nel corso di tutto il 2012, mostrandone l'andamento, giorno per giorno, nelle 110 province. A partire da questi dati svilupperemo poi una analisi econometrica per provare a spiegare quali fattori facciano crescere o diminuire la felicit`a in Italia. Nel Cap. 4 ci concentreremo invece sulla possibilit`a di prevedere un evento concreto, ovvero i risultati delle elezioni politiche, attraverso ci`o che viene pubblicato sui social media. Per farlo analizzeremo una pluralit`a di tornate elettorali che hanno avuto luogo tra il 2012 e il 2013 in contesti molto diversi tra loro: dalle elezioni presidenziali e legislative francesi alle presidenziali Usa, dalle primarie del centrosinistra, fino alle elezioni politiche italiane. In ciascun caso confronteremo le nostre previsioni con i dati dei sondaggi e con l'esito dell'urna. I risultati, come vedremo, sono decisamente promettenti sia per quanto riguarda la capacit`a dei social media di narrare fedelmente ed in tempo reale l'evoluzione ed i trend di una campagna elettorale, sia in termini di accuratezza rispetto all'anticipazione del risultato finale. Nelle conclusioni, infine, tracceremo nuovi indirizzi di ricerca oltre ad alcuni possibili sviluppi e applicazioni rese possibili dall'analisi della rete. Prenderemo prima in considerazione il ruolo di social media come strumento che pu`o permettere, almeno in potenza, di migliorare l'accountability e la responsiveness dei governanti verso i governati, per poi tornare al discorso da cui siamo partiti, ovvero all'idea dei social media come strumento di e-Democracy.













Altre Informazioni

ISBN:

9788847055315

Condizione: Nuovo
Collana: SxI - Springer for Innovation / SxI - Springer per l'Innovazione
Dimensioni: 235 x 155 mm Ø 454 gr
Formato: Brossura
Illustration Notes:XVIII, 130 pagg.
Pagine Arabe: 130
Pagine Romane: xviii


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