RYAN GOSLING. NON CHIAMATEMI IL BELLO DI HOLLYWOOD

Canadese di nascita, già star "in erba" del Mickey Mouse Club insieme a Britney Spears, Christina Aguilera e Justin Timberlake, Ryan Gosling ha saputo ribaltare i pregiudizi su di lui, dando prova in più di un'occasione delle sue capacità interpretative. Destinato a diventare l'ennesimo bello senza talento, è invece riuscito a ritagliarsi ruoli sempre più impegnativi e apprezzati, rivelandosi una delle personalità più interessanti della nuova generazione di attori hollywoodiani. Nick Johnstone traccia una storia inedita del giovane attore, dove i momenti più significativi della carriera professionale si intrecciano indissolubilmente con la vita privata: il rapporto con la madre, la passione mai spenta per la musica e per la buona cucina, le vicende amorose, i dubbi per la scelta di imporre alla propria carriera una svolta radicale, accostandosi sempre di più a ruoli inconsueti e difficili, fino alla decisione di cimentarsi dietro la macchina da presa. Come nel fulminante finale di "Drive", film di Nicolas Winding Refn del 2011, Ryan si lascia alle spalle una vita appena conclusa, per avventurarsi, sicuro, verso un futuro ancora da scrivere.

L'attore si adopera in varie iniziative umanitarie; è un vero amante degli animali; coccola le donne della sua famiglia, la madre Donna e la sorella maggiore Mandi, portandole spesso alle anteprime e alle premiazioni; vive una delle storie d'amore più importanti e toccanti della sua vita con Rachel McAdams conosciuta sul set di Le pagine della nostra vita; non resta mai impassibile al prossimo riuscendo addirittura due anni fa a sedare una rissa sulle strade di New York e, pochi mesi dopo, a salvare una giornalista inglese dalle ruote di un taxi che stava per investirla mentre attraversava la strada.
Tutto questo concorre a formare l'immagine dell'icona assoluta dell'eroe romantico di questi primi anni Duemila che gli sta perfettamente cucita addosso.

Il mito di Ryan Gosling inizia tanto tempo fa, quando ancora era un ragazzino che viveva in Canada. Da quando fece i provini e venne preso per il "Mickey Mouse Club" a quando si trasferì in Nuova Zelanda per girare la serie tv "Young Hercules" nel ruolo del protagonista. Poi capì che voleva scrollarsi di dosso questa figura di ragazzino pop e diventare un attore di cinema serio e affermato. Fu allora che decise di dare una svolta alla sua carriera: iniziò così ad affacciarsi al cinema indipendente che, nel 2001, lo accolse e gli diede la possibilità di interpretare un personaggio estremamente complesso e controverso come quello del ragazzo ebreo e nazista di The Believer. Personaggi come questo hanno costellato, da quel momento in poi, la sua strada dorata verso il successo e la fama. Ha interpretato diversi film tra cui Formula per un delitto; Il delitto Fitzgerald; Le pagine della nostra vita; Drive; Come un tuono, Il caso Thomas Crawford; Le idi di marzo; Gangster Squad; Blue Valentine.