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zecchi stefano - rose bianche a fiume

ROSE BIANCHE A FIUME




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

MONDADORI

Pubblicazione: 10/2014





Descrizione

È possibile dimenticare un grande amore per trovare la propria felicità? È giusto ripercorrere, a ritroso, gli eventi accaduti sulle coste orientali dell’Adriatico dopo la guerra, per restituire dignità ai vinti della Storia? Amori, amicizie, speranze sconvolte, sentimenti calpestati con quel breve tratto di penna che ha creato un nuovo confine sulla carta geografica.
E si può dimenticare il dolore per iniziare una nuova vita? Lontano dalle rovine che hanno travolto la sua giovinezza, quando ormai pensa che i conti con il tempo trascorso siano chiusi, Gabriele riceve un misterioso invito che lo sfida a fronteggiare il passato. Decide, allora, di ritornare nella sua Fiume dopo che la Jugoslavia si è dissolta, perdendo la propria unità politica.
Ritornare: cadere nelle braccia della nostalgia attraverso i ricordi era ciò che Gabriele in lunghi anni d’esilio aveva voluto evitare. Ma quell’invito, un semplice appuntamento scritto su una cartolina, diventa un inesorabile appello della memoria. Gabriele non si sottrae a questo richiamo e a Fiume ritrova il senso perduto della propria vita. La famiglia, il padre, l’impegno politico, il grande amore che ha continuato a solcare la sua esistenza riaccendono le luci sui momenti più appassionanti e drammatici della sua storia.

Rose bianche a Fiume è un romanzo struggente, ricco di colpi di scena eppure capace di soffermarsi con sguardo vigile e acutissimo su una delle più orribili lacerazioni del nostro tempo. Stefano Zecchi narra l’avventura di un uomo e di una donna illuminati da radiose speranze e poi costretti a percorrere fino in fondo il cammino della disillusione. Due destini piccoli e fragili, eppure grandi perché portano sulle spalle la parabola di un secolo intero, il Novecento, e la sua eredità da non dimenticare.




Trama

È possibile dimenticare un grande amore per trovare la propria felicità? E giusto ripercorrere, a ritroso, gli eventi accaduti sulle coste orientali dell'Adriatico dopo la guerra, per restituire dignità ai vinti della Storia? Amori, amicizie, speranze sconvolte, sentimenti calpestati con quel breve tratto di penna che ha creato un nuovo confine sulla carta geografica. E si può dimenticare il dolore per iniziare una nuova vita? Lontano dalle rovine che hanno travolto la sua giovinezza, quando ormai pensa che i conti con il tempo trascorso siano chiusi, Gabriele riceve un misterioso invito che lo sfida a fronteggiare il passato. Decide, allora, di ritornare nella sua Fiume dopo che la Jugoslavia si è dissolta, perdendo la propria unità politica. Ritornare: cadere nelle braccia della nostalgia attraverso i ricordi era ciò che Gabriele in lunghi anni d'esilio aveva voluto evitare. Ma quell'invito, un semplice appuntamento scritto su una cartolina, diventa un inesorabile appello della memoria. Gabriele non si sottrae a questo richiamo e a Fiume ritrova il senso perduto della propria vita. La famiglia, il padre, l'impegno politico, il grande amore che ha continuato a solcare la sua esistenza riaccendono le luci sui momenti più appassionanti e drammatici della sua storia. Un romanzo struggente, ricco di colpi di scena eppure capace di soffermarsi con sguardo vigile e acutissimo su una delle più orribili lacerazioni del nostro tempo.




Note Editore

Inizi degli anni Novanta. La Iugoslavia si sta sfaldando, la Croazia ha proclamato la propria indipendenza. Da molto tempo Gabriele ha lasciato Fiume e vive a Milano, quando riceve una misteriosa cartolina non fi rmata, che lo invita a tornare nella sua città per un incontro con lo sconosciuto mittente. Gabriele decide di partire, e ritorna con la memoria alla giovinezza, quando, studente liceale, si avvicinò alla politica nel momento in cui l'Italia stava per abbandonare Fiume alla Iugoslavia. Con l'animo infi ammato dall'esempio di due amici, e con il cuore colmo di passione per la bellissima e sfuggente Kety, Gabriele sposa la causa del comunismo in aperto contrasto con il padre. Ma tutto cambia quando, nel 1948, Stalin scomunica Tito: come gran parte degli italiani, Gabriele, aderendo a una visione non nazionalista del comunismo, prende apertamente posizione a favore di Stalin. Viene arrestato e deportato nel lager sull'Isola Calva, dove trascorre due anni spaventosi. Quando esce e ritorna a Fiume, nulla è più come prima... Un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena su una delle più orribili lacerazioni del nostro Novecento.




Prefazione

Una cartolina che arriva dal passato. Le travolgenti passioni di una generazione, affascinanti e insidiose come le rose. Tutti gli appassionati di storia istriana troveranno qui un altro tassello importante, per non dimenticare. Ideali capaci di infiammare generazioni intere, un amore pieno di avventura, una tragedia che ci riguarda tutti.




Autore

STEFANO ZECCHI è nato a Venezia ed è ordinario di Estetica all'Università Statale di Milano, città dove vive. Con Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Estasi, Sensualità (premio Bancarella 1996), L'incantesimo, Quando ci batteva forte il cuore, Fedeltà e i saggi Sillabario del nuovo millennio, Il brutto e il bello, L'artista armato, Capire l'arte, Amata per caso.










Altre Informazioni

ISBN:

9788804634850

Condizione: Nuovo
Collana: OMNIBUS ITALIANI
Formato: Rilegato
Pagine Arabe: 245


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