Dalle macerie del Muro di Berlino è emerso vincitore un modello economico. Il capitalismo – in uno spettro che va dal laissez-faire all'autoritario – dà forma alle economie di mercato di tutte le nazioni più ricche e in crescita più rapida. Ma sulla sua lucente facciata appaiono già le prime crepe. In tutto il mondo la crescita economica rallenta; la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi; le risorse naturali vengono sfruttate per ricercare profitti a breve termine; la disoccupazione cresce. Con rigore e lucidità, Philip Kotler illustra quattordici grandi problemi che assillano il capitalismo: il persistere della povertà, la creazione di posti di lavoro nel contesto dell'automazione, l'indebitamento elevato, l'influenza dei grandi patrimoni sulla politica, gli elevati costi ambientali, le altalene cicliche di boom e crolli nell'economia. Attraverso un'analisi spietata dei nostri mali, Sul capitalismo veicola un messaggio di ottimismo: siamo ancora in tempo per cambiare le cose. Aziende grandi e piccole si impegnano per la prosperità condivisa e si prefiggono obiettivi più alti, mentre abbondano le proposte di politiche governative capaci di offrire tutele senza rischiare la stagnazione. Kotler identifica le idee migliori, affiancando iniziative pubbliche e private per orientare il cambiamento. Collegando la storia economica alle opinioni degli esperti, le lezioni di business ai dati più recenti, questo libro – ora come ora assolutamente imprescindibile - mette a fuoco i dilemmi cruciali di oggi e traccia la rotta verso un capitalismo più sano e sostenibile, che possa andare a beneficio di tutti. La recessione ha messo in luce, in un colpo solo, i punti deboli del settore finanziario e il pericolo delle bolle. Ma le ripercussioni successive hanno rivelato ancor di più: criticità strutturali così gravi da minacciare la salute dell'economia e il benessere della società democratica.