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hamsun knut - per i sentieri dove cresce l'erba

PER I SENTIERI DOVE CRESCE L'ERBA


5 stelle su 5 1 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Fazi

Pubblicazione: 10/2014





Descrizione

Per i sentieri dove cresce l'erba è l'opera conclusiva della produzione di Hamsun, in cui si concentra tutta la sua poetica, un romanzo imprescindibile.

"Siamo tutti in viaggio verso un paese che di sicuro raggiungeremo. Fretta non ne abbiamo, e ci fermiamo a raccogliere le casualità che ci capita di trovare per la strada. Solo gli stolti ridono in faccia al cielo e battezzano quelle casualità con nomi altisonanti".

Knut Hamsun è stato un pioniere di alcune tecniche stilistiche, con l'utilizzo del flusso di coscienza e del monologo interiore, influenzando la maggior parte degli autori moderni.

“Uomo, è a te che sto pensando. Di tutto ciò che vive al mondo, solo tu sei nato senza un motivo, o quasi. Non sei né buono né cattivo, sei stato creato senza uno scopo meditato. Vieni dalla nebbia e tornerai nella nebbia, tanto grande è la tua imperfezione. E, uomo, se monti un destriero raro, non c’è niente che lo faccia più raro. Tienti forte perciò, lungo la strada e lungo i giorni, pian piano. (…)Proprio ora dal sottosuolo sta sorgendo in un turbine una generazione nuova e piena di speranze. È così giovane e innocente, posso leggere qualcosa su di essa, ma non conosco alcun nome, e fa lo stesso. Sono tutti come lampade di viandanti: compaiono, brillano un po’ e svaniscono. Vengono e vanno, come me”.





Trama

"Gelido catasto dei giorni deserti e dell'assurdità delle cose", come lo ha definito Claudio Magris, "Per i sentieri dove cresce l'erba" è il diario dell'internamento in ospedali psichiatrici e sanatori a cui lo scrittore viene condannato per il suo collaborazionismo con i nazisti. Ultima opera di Hamsun, premio Nobel per la Letteratura (1920), fu scritta nel 1948, quando lo scrittore era ormai in età avanzata. Come giudicare uno Stato che si accanisce contro uno scrittore di novant'anni, lo relega per mesi in un ospedale psichiatrico per indagare sulle sue capacità mentali, provocandogli ulteriori malesseri psicofisici che lo ridurranno in fin di vita? E come giudicare Knut Hamsun che aderisce con entusiasmo al pangermanesimo nazista, appoggia l'occupazione tedesca e dopo il suicidio di Hitler nel bunker di Berlino lo definisce "figura di riformatore del più alto rango"?




Prefazione

«Il più degno successore di Ibsen e Bjørnson nel cielo della moderna letteratura europea». Eugenio Montale

«Knut Hamsun mi ha insegnato a scrivere». Ernest Hemingway

«Affiora lo sconcerto per qualcosa di inaudito: l'equiparazione «dal punto di vista morale» dell'adesione intellettuale a un regime rispetto alle nefandezze da esso compiuto. Portare argomenti intellettuali a un regime che si è macchiato di crimini contro l'umanità diventò esso stesso un crimine contro l'umanità.» Pierluigi Battista, Corriere della Sera




Autore

Knut Hamsun (1859 - 1952). Eserctitò, in Novergia e in America, i più svariati mestieri prima di cogliere, nel 1890, il suo primo successo letterario con il romanzo Fame. Tra gli altri titoli della sua vasta produzione, vanno ricordati almeno Misteri (1892), Pan (1894), Vagabondi (1904). Nel 1920 ricevette il premio Nobel per la Letteratura con Germogli della terra (1917). L'atteggiamento favorevole al regime nazista gli costò, al termine della seconda guerra mondiale, l'internamento e un processo.










Altre Informazioni

ISBN:

9788876255847

Condizione: Nuovo
Collana: LE STRADE
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 165
Traduttore: D'Avino M. V.





I vostri commenti al Libro

1 recensioni presenti.

20/09/2016 Di laboratorio.am
5 stelle su 5

Ho divorato questo diario molto particolare, che paradossalmente è al di là del tempo e della situazione specifica del narratore. La lettura dei lavori più noti di Hamsun mi ha interessato in passato più come passaggio obbligatorio (perché effettivamente cruciale per l'inquadramento della letteratura di inizio '900) che per sentire emotivo: lo trovo un grande, certamente, che colpisce senza affondarmi. "Per i sentieri dove cresce l'erba", così avulso dalla produzione tipica di Hamsun, lascia invece il segno.



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