OLTRE. LE SOGLIE DELL'INVISIBILE Milano, Gallerie d'Italia - Piazza Scala, 15 aprile - 30 giugno 2014

"Oltre. Le soglie dell'invisibile" si incentra sulla dimensione del trascendente, dell'assoluto. L'"oltre" rimanda da un lato al limite, al confine, alla possibilità di superare barriere interiori ed esteriori, dall'altro all'inafferrabile, all'inaccessibile, all'indefinibile, a quanto si sottrae al possesso e alla dominazione. In questo senso, l'"oltre" è soglia, punto di passaggio, linea di comunicazione tra visibile e invisibile, tra immanente e trascendente, tra finito e infinito, come se al cuore del sensibile emergesse un senso, talvolta difficile da riconoscere, ma senza il quale l'esperienza umana resterebbe piatta, inerte, superficiale. Il volume propone un originale confronto sul trascendente tra opere d'arte del Novecento e contemporanee (Fontana, Burri, Sironi, Paladino, Spalletti, Nagasawa, Parmiggiani) ed esempi di altre epoche e di altri linguaggi (polittici e tavole a fondo oro, icone russe, ex voto). Quarantadue opere dal XIII secolo ai giorni nostri che tracciano un percorso di vibrante tensione spirituale.

Questo volume propone una riflessione incentrata sulla dimensione del trascendente, l'oltre. Molta arte contemporanea, attraverso una molteplicità di ricerche, ha cercato di esprimere la dimensione dell'invisibile, tra continuità e rottura, rispetto alle forme artistiche del passato. Il volume propone un originale confronto tra le opere di arte moderna e contemporanea (Fontana, Burri, Sironi, Paladino, Spalletti, Tirelli, Nagasawa, Parmiggiani) e quelle antiche (dai polittici a fondo oro ad alcuni splendidi ex voto) appartenenti alle raccolte di Intesa Sapaolo e ad altre importanti collezioni.

Francesco Tedeschi è professore di Storia dell'arte contemporanea all'Università Cattolica di Milano. Andrea Dall'Asta è direttore della Galleria San Fedele di Milano dal 2002.

a mostra Oltre. Le soglie dell'invisibile intende riflettere sul tema del trascendente nell'arte, attraverso uno stretto dialogo fra opere contemporanee ed esempi di altre epoche e di altri linguaggi.
L'Oltre rimanda al limite, al confine, alla possibilità di superare barriere interiori ed esteriori, ma anche a ciò che è inafferrabile, inaccessibile, indefinibile, che si sottrae al possesso e alla dominazione dell'uomo.
È questa una dimensione che se l'arte antica ha sviluppato percorrendo soprattutto le strade della figurazione narrativa, in una continua reinterpretazione dei racconti biblici, l'arte contemporanea ha invece indagato esplorando nuove forme espressive, come quelle legate all'astrazione.
Il progetto espositivo, realizzato da Intesa Sanpaolo con la Fondazione San Fedele, riunisce 42 opere provenienti dalle collezioni della Banca, da altre raccolte italiane e da prestiti concessi dagli stessi autori coinvolti nell'iniziativa espositiva.
Il percorso, diviso in cinque sezioni, prende avvio nelle Gallerie di Piazza Scala, dove sono accostate icone russe con lavori di Sironi, Fontana, Burri, Santomaso e la scultura Axis mundi di Nagasawa, esplicitamente eseguita per la mostra.
Le sezioni successive sono allestite nella Galleria San Fedele, dove da alcuni decenni l'incontro con le espressioni del contemporaneo si inserisce nella riflessione sul sacro nelle sue diverse manifestazioni. Qui si verificano altri confronti: fra una serie di ex voto dalla collezione Fondazione P.G.R.-Per Grazie Ricevute e opere di Paladino, e fra due tavole medievali a fondo oro e dipinti di Spalletti. L'itinerario trova il punto d'arrivo all'interno di uno spazio liturgico, nella chiesa di San Fedele, dove si può ammirare la Corona di spine che Parmiggiani ha appositamente progettato per l'altare maggiore.