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caferri francesca - non chiamatemi straniero

NON CHIAMATEMI STRANIERO VIAGGIO FRA GLI ITALIANI DI DOMANI




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

MONDADORI

Pubblicazione: 09/2014





Trama

Chi è italiano oggi? Solo chi nasce da genitori italiani o anche quei bambini e ragazzi, ormai oltre un milione, che nel nostro Paese vivono, studiano e crescono respirandone sin dall'infanzia la cultura e le tradizioni? Da questa domanda parte il viaggio di Francesca Caferri alla scoperta di quella che è stata definita la "generazione Balotelli", i "nuovi italiani" di origine straniera. Una presenza sempre più familiare, soprattutto nelle scuole: oltre l'8% degli studenti nell'anno scolastico 2011-2012, dato che continua ad aumentare a ritmo vertiginoso. Da Treviso a Napoli, questi giovani raccontano in prima persona l'esperienza quotidiana a cavallo fra due mondi: quello a cui appartengono stabilmente, ma che fatica a dare loro spazio, e quello di provenienza, lontano, diverso, a volte oppressivo, che spesso li rinnega. Ne scaturisce un ritratto abbastanza sorprendente e variegato. C'è la voglia di emergere, il disincanto di chi in Italia continua a sentirsi un estraneo, il fiero senso di appartenenza alla nostra nazione, e chi sdegnosamente contesta qualsiasi "etichetta". A dominare, però, è la delusione per una realtà che troppe volte ha sbattuto loro le porte in faccia, il senso di una identità sospesa, incerta, "in bilico", come il futuro di questi ragazzi, su cui gravano i ritardi e le incongruenze della legislazione.




Note Editore

In Italia vive quasi un milione di minorenni stranieri e i figli di immigrati sono oltre mezzo milione. I bambini di origine straniera erano l'8% nell'anno scolastico 2009-10, diventeranno il 17% nel 2015-16, che tradotto significa 100.500 studenti. L'anno passato erano 65mila: di questi 45.700 nati in Italia. Il che vuol dire italiani di fatto, per formazione, per scolarizzazione, per amicizie. Ma non per legge. Mentre i giornali e la politica discutono su come cambiare le leggi sulla cittadinanza per adeguarsi ai tempi che cambiano, questo testo ci racconta come il futuro sia già arrivato: ha il volto del giovane imprenditore di Napoli che crea lavoro in tempi di crisi, del rapper di origini tunisine che riempie i locali di Roma, della studentessa da record di Torino, dell'arbitro-star di Treviso e di tanti altri. Il libro di Francesca Caferri dà voce ai ragazzi che stanno disegnando l'Italia di oggi e ancor più quella di domani: equilibristi fra due mondi, portano dentro di sé la voglia di arrivare e l'energia che ha spinto i loro genitori a lasciarsi il loro mondo alle spalle e a scegliere l'Italia. In un'Italia paralizzata dalla crisi e dalla paura del futuro, loro sono "la meglio generazione": quella che non ha paura di lottare, scommettere, cadere e rimettersi in piedi pur di inventarsi un domani migliore. È la generazione su cui bisognerebbe puntare per costruire un domani diverso.




Prefazione

Chi è oggi un italiano? Solo chi nasce da genitori italiani o anche chi nel nostro paese vive, frequenta la scuola e cresce respirandone sin dall'infanzia cultura e tradizione? Un libro di stringente attualità, che racconta chi sono i nuovi italiani, ragazzi e ragazze con la pelle scura, gli occhi a mandorla, il velo in testa: ragazzi che spesso vengono giudicati solo per l'aspetto fisico, ma parlano l'italiano – e i dialetti – meglio di tanti loro coetanei.
In Non chiamatemi straniero c'è la voglia di emergere, la tenacia e l'ottimismo di ragazze come Anwal, di famiglia pachistana, cresciuta a Reggio Emilia, fedele al velo islamico a dispetto di ogni diffidenza, che si è iscritta con molti sacrifici e superando tanti ostacoli a Medicina. C'è il disincanto di chi in Italia continua a sentirsi un estraneo, come molti giovani della comunità cinese di Prato, che respingono qualsiasi prospettiva di integrazione: «Gli italiani li vedo a scuola, per le strade: io dalla mia parte, loro dalla loro». O al contrario c'è il fiero senso di appartenenza alla nostra nazione di Christian, arrivato nella stessa città toscana dal Pakistan: «Chiedimi cosa sono e ti risponderò in un modo solo: sono italiano». E c'è chi sdegnosamente contesta qualsiasi «etichetta»: «Non ho mai migrato, sono nata in Italia, per cui mi sento italiana» afferma in una lettera diventata famosa la giovanissima Laamia, genitori marocchini. A dominare, però, è la delusione per una realtà che troppe volte ha sbattuto loro le porte in faccia, il senso di una identità sospesa, incerta, «in bilico», come il futuro di questi ragazzi, su cui gravano i ritardi e le incongruenze della legislazione.




Autore

Francesca Caferri, giornalista della «Repubblica», si occupa di politica e cronaca internazionale. Dopo aver seguito per dieci anni il mondo arabo e musulmano, ha scelto di tornare in Italia, per scoprire il nuovo volto del paese. Già vincitrice del premio di giornalismo Saint-Vincent, nel 2012 per Mondadori ha pubblicato Il Paradiso ai piedi delle donne, con cui ha vinto il Mediterranean journalism award della Anna Lindh Foundation, la Colomba d'oro per la Pace e il premio Fregene per la saggistica.










Altre Informazioni

ISBN:

9788804646570

Condizione: Nuovo
Collana: STRADE BLU'
Dimensioni: 208 x 20 x 149 mm
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 139


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