NELL'INFERNO DEI NARCOS DIARIO DI UN'ITALIANA IN COLOMBIA IN FUGA PER LA VITA

All'aeroporto di Bogotà viene fermata e perquisita: ha 5 chili di cocaina in valigia e 100 grammi nascosti nella vagina. È finita per Miriam, una giovane di Verona che - per soldi, per disperazione, ma soprattutto per amore - aveva accettato di fare la "mula", la corriera della droga dalla Colombia all'Italia. In questo diario Miriam racconta la sua durissima esperienza in un carcere di Bogotà, il Buen Pastor, un "inferno in terra" nel quale solo una personalità forte come la sua ha potuto resistere alla violenza fisica e alla sopraffazione psicologica. Un unico desiderio: tornare a casa da suo figlio. Un'unica possibilità: l'evasione. Il racconto di Miriam è struggente tanto è sincero. E non risparmia al lettore incredibili colpi di scena, come la cattura da parte dei guerriglieri delle FARC e l'amore per il suo carceriere, dal quale nascerà un bambino che porterà con sé durante l'ultima rocambolesca fuga per l'Italia. Dopo lunghe peregrinazioni, Miriam è tornata a casa: ha pagato il suo debito con la giustizia e si è dedicata alla stesura di questo libro.

Pino Scaccia, per 20 anni inviato speciale del TG1, ha documentato in prima fila tutti gli scenari di guerra e di disperazione del mondo.
Quando nel carcere di Bogotà conosce Miriam e ne raccoglie la testimonianza ne rimane colpito e decide di scrivere la sua storia.
Era stata arrestata all'aeroporto colombiano il giorno del suo ventesimo compleanno con un 1,5 kg di cocaina. Miriam è stata per anni una "mula" del narcotraffico: nascondeva la droga dentro al suo corpo e la trasportava tra Bogotà e Verona, piattaforma italiana dello spaccio. Fino al giorno in cui il suo compagno la tradisce. Quel giorno inzia l'inferno: il carcere del "Buen Pastor" a Bogotà, la fuga, la latitanza in Europa inseguita dall'Interpool.
Oggi Miriam ha pagato il suo debito con la giustizia e la società e vive a Verona.
In questa sconvolgente storia vera Miriam racconta la sua vita sciagurata, gli errori, la solitudine. Si definisce "guerrigliera della vita".

IL PIÙ NOTO INVIATO SPECIALE DELLA RAI RACCONTA LA TRAGICA TESTIMONIANZA DI UNA CORRIERA DELLA DROGA

PINO SCACCIA (Roma, 1946) giornalista, è stato lo storico inviato speciale della Rai, poi caporedattore dei servizi speciali del TG1. Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi vent'anni: dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo-croato, dalla disgregazione dell'ex Unione Sovietica fino alla crisi in Afghanistan, oltre all'Iraq dove è stato l'ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni, il giornalista ucciso nell'agosto del 2004. È stato il primo giornalista occidentale a entrare nella centrale di Chernobyl e a scoprire i resti di Che Guevara in Bolivia). Si è occupato spesso di cronaca con particolare riferimento a mafia, terrorismo e sequestri di persona. Ha pubblicato: Armir, sulle tracce di un esercito perduto (1992), Sequestro di persona (2000), Kabul, la città che non c'è (2002) e Mafja. Dalla Russia con ferocia (2014). Da anni è molto attivo sul web con il suo blog "La Torre di Babele".