BURRI. UNA VITA ITALIAN/ENGLISH EDITION

Questa è la biografia di Alberto Burri, uno dei maggiori artisti italiani del Novecento. Nato nel 1915 in Umbria, a Città di Castello, morì a Nizza nel 1995. Fu un giovane avventuroso, si laureò in medicina, gli piacquero le scelte rischiose. Buon soldato in due guerre, fu poi orgoglioso P.O.W. (Prisoner of War) in un campo del Texas, dove in ultimo accettò di patire anche la fame. Già nel 1959 Alberto Burri era noto e discusso. La novità della sua arte, che utilizzava materiali inauditi per l'epoca, sgomentava l'opinione pubblica moderata e allarmava la cultura di sinistra, tanto che un autorevole senatore comunista insorse in Parlamento. Quell'anno, Piero Manzoni, un artista ventiseienne che morirà giovane e celebre, scrisse invece che anche da Burri gli era venuta una lezione di vita: e ne cito la volontà, la forza di fare arte, la libertà d'invenzione. I documenti e le testimonianze che nutrono questo libro compongono appunto la figura di un uomo determinato, indocile e polemico, ma sorprendente per certa sua ironica innocenza. Emerge la tempra di un grande artista consapevole della sua opera, eppure umile. Un artista tra i più corti dei suoi anni, conoscitore perfetto di Piero della Francesca e di altri maestri quattrocenteschi, cultore dei classici greci e sempre in cerca delle ultime novità librarie. Si aggiungono, nel libro, le pagine di tre autori che ebbero l'amicizia di Burri: Giovanni Carandente, Lorenza Trucchi, Gino Agnese.

Cartonato olandese, ill. a colori e in b/n. Sebbene la sua fama abbia ormai varcato tutti i confini, Alberto Burri trova solo oggi, per iniziativa della Quadriennale di Roma, un biografo. Protagonista e artefice di un rinascimento di cui dobbiamo ancora misurare la portata, Alberto Burri, fu pittore senza maestri ed ebbe una vita tutta da raccontare: da giovane medico internato in un campo di prigionia in Texas, nel 1943, divenne protagonista e artefice dell'arte del '900 italiano. L'autore, Piero Palombo, giornalista professionista dagli anni Sessanta, aiutato dai ricordi di Giovanni Carandente e dalle testimonianze di Lorenza Trucchi, ne ripercorre la vicenda umana, le scelte, gli incontri.