29/08/2014
Di chrnz
4 stelle su 5
Si tratta di un lavoro editoriale che riporta i testi della liturgia di san Giovanni Crisostomo e di san Basilio Magno con riferimento a quelli slavonici russi.
Il testo è stato curato da un filologo che sa il fatto suo, Valerio Polidori. Nell’introduzione, infatti, espone i criteri filologici da lui seguiti e mi trova sostanzialmente d’accordo. Finalmente qualcuno che sa un po’ lavorare dopo decenni di vuoto o di opere nel campo liturgico bizantino che avevano aspetti da commedia dell’assurdo! Infatti non è un caso che Polidori sin dalla prima pagina dell’introduzione critichi un lavoro: il "Compendio liturgico ortodosso" del 1990. Per Polidori è un’opera amatoriale “prevedibilmente costellata di errori di ogni genere”.
L’opera curata dal Polidori, viceversa, presenta in Italia qualcosa che finalmente è degno di essere chiamato “libro liturgico”, nonostante qualche piccolo particolare estetico che, sinceramente, avrei migliorato.
Detto ciò, si devono osservare alcune cose:
1) questo libro è indirizzato al clero, non a tutti.
2) Ne consegue che il curatore non si sofferma affatto a dare dettagliate spiegazioni sui vocaboli e sul significato di certi termini. In altre parole non esiste un approccio didattico e pastorale ma moltissime cose sono scontate;
3) Questo libro non è testo a fronte, ossia riporta i testi solo in lingua italiana. Chi lo prende in mano non ha, dunque, la possibilità d’avere un riferimento con i testi-base (in questo caso slavonici).
4) Essendo un testo utilizzato dalla Chiesa russa, nonostante diversi elementi comuni con quella greca, ha pure alcuni elementi che lo diversificano.