Non ho mai fatto niente nella vita, ho sempre guardato gli altri muoversi. Così si presenta Delio Tessa (1886-1939): nato nel cuore della vecchia Milano attorno a piazza Sant’Alessandro, liceo classico, laureato in legge e poi avvocato con scarso entusiasmo, conduce una vita da scapolo, parca di avvenimenti esterni.
Eppure non è soltanto il più grande poeta in dialetto milanese del secolo scorso, ma uno dei più grandi lirici italiani del XX secolo. Istintivamente antifascista, con uno stile di vita quasi clandestino, Tessa è apprezzato negli ambienti milanesi da personalità come Arturo Toscanini e Carlo Linati, nonché da Luigi Rusca, direttore della Mondadori, che gli fa pubblicare nel 1932 la raccolta L’è el dì di Mort, alegher! Cosa fa grande il Tessa? Innanzitutto la scelta consapevole del dialetto con tutte le sue possibilità espressive; il milanese è per lui la lingua per raccontare una società che sta rapidamente cambiando insieme al tessuto sociale, urbanistico, umano di Milano. “ Il cuore del Tessa batte negli interstizi della grande città, negli anditi e nei sottoscala” (Cases). È qui che trova personaggi come la prostituta Olga di cui viene narrata - vero e proprio romanzo sociale in versi - ascesa e caduta sullo sfondo di una città che si trasforma. E in questo sta l’altro elemento della grandezza di Tessa: la sensibilità, di impronta lombarda, con cui riesce a esprimere le ragioni profonde del vivere.
Il volume offre un nuovo commento all’intero canzoniere a cura di Gino Cervi e per la prima volta, nei 2 CD-Audio allegati, è messa a disposizione di chi legge la recitazione di alcuni dei più celebri componimenti del poeta grazie alla partecipata espressività di Leda Celani e Alarico Salaroli, attori di provata tradizione milanese. Allegati al volume 2 CD-Audio con le letture delle principali poesie ad opera di Leda Celani e Alarico Salaroli.