LE 64 PREDICHE SUL TEMPO LITURGICO

Meister Eckhart, professore di teologia e filosofo domenicano vissuto fra Erfurt, Strasburgo e Colonia dal 1260 circa al 1328, ha esercitato con le sue opere una feconda influenza nel medioevo germanico, nel periodo della Riforma e sul pensiero tedesco fra Ottocento e Novecento. Nelle sue Prediche filosofiche, redatte e pubblicate in volgare con un gesto che rifiuta il latino dell'università e le rende perciò un unicum nella produzione speculativa del tempo, Eckhart articola una filosofia della religione cristiana e propaganda una nuova idea di dignità umana: una nobiltà fondata sulla presa di coscienza e sull'esercizio dell'intellettualità (vernunfticheit), ch'e scintilla divina e costituisce la vera sostanza dell'uomo. Il volume è il risultato di uno specifico studio filologico sull'insieme delle prediche tedesche e presenta per la prima volta il ciclo ricostruito e riordinato delle 64 prediche scritte da Eckhart sui temi del tempo liturgico. La nuova traduzione italiana è condotta con rigoroso rispetto della terminologia filosofica eckhartiana, è corredata di un commento analitico ed è posta a fronte del testo originale in altotedesco medio tratto dall'edizione classica di Josef Quint e Georg Steer.

Meister Eckhart, filosofo domenicano vissuto dal 1260 circa al 1328, ha influenzato con le sue opere il Medioevo germanico, il periodo della Riforma e il pensiero tedesco fra Ottocento e Novecento. Nelle sue Prediche filosofiche, redatte in volgare, Eckhart articola una filosofia della religione cristiana, propagandando un'idea di dignità basata sulla presa di coscienza. Il volume presenta per la prima volta il ciclo delle 64 prediche sui temi del tempo liturgico. La nuova traduzione italiana è condotta con rispetto della terminologia eckhartiana, è corredata di un commento analitico ed è posta a fronte del testo originale in altotedesco medio tratto dall'edizione classica di Josef Quint e Georg Steer.

Un'interpretazione filosofica del Cristianesimo nella quale si tempra il linguaggio che diventerà strumento della filosofia moderna tedesca.

Meister Eckhart nasce intorno al 1260 ed entra diciottenne nell'Ordine dei Domenicani. Viene inviato a studiare teologia all'Università di Parigi, dove nel 1294 svolge attività di docenza. Successivamente rientra in Germania, e assume la carica di priore del convento di Erfurt nonché vicario del provinciale Dietrich di Freiberg. Nel 1302 è di nuovo a Parigi, chiamato a insegnare alla cattedra di teologia. Rientra in Germania, viene eletto provinciale ed esercita la carica sino al 1311, quando viene raggiunto da una nuova chiamata alla cattedra. Nuovamente in Germania, predica e insegna con successo, suscitando con la radicalità delle sue idee invidie e opposizioni, che si concretizzano, nel 1326, in un processo per eresia. Eckhart muore nel 1328 ad Avignone, ove si è recato per difendersi, in seguito all'avocazione del procedimento da parte della corte papale. Nel 1329 il papa Giovanni XXII condannerà 28 tesi estratte dai suoi scritti, delegittimando così un progetto di rinnovamento teorico e religioso che verrà tuttavia ripreso dal cardinale Niccolò Cusano e troverà echi nelle posizioni della Riforma protestante.