30/09/2007
Di violetta54
3 stelle su 5
Carolina del Sud, 1964. E’ l’anno in cui, l’allora Presidente degli Stati Uniti firma l’Atto dei Diritti Civili che dovrebbe porre fine alle discriminazioni razziali. Ma, nel Sud del Paese, il cambiamento è difficile da accettare, i pregiudizi duri a morire e la giustizia ancora tutta “bianca” e spesso “affidata” all’arbitrio efferato e brutale del Ku Klux Klan. Lily, fragile adolescente, ha perso la mamma a causa di un tragico incidente che lei stessa ha involontariamente causato durante un litigio tra i genitori. Abita con il padre, severo e violento e con Rosaleen, un’ eccentrica donna di colore che si prende cura di lei da quando la madre è venuta a mancare. Lily vive nel senso di colpa e ha un’immagine confusa della figura materna che tenta di far riaffiorare alla memoria serbando gelosamente i pochi oggetti a lei appartenuti. Tra questi, un quadretto raffigurante una Madonna Nera, sul retro del quale una scritta: Tiburon- South Carolina. Costrette ad una precipitosa fuga originata da motivi razziali, Lily e Rosaleen, trovano rifugio proprio a Tiburon, nella casa tutta rosa di tre particolarissime sorelle che portano ognuna il nome di un mese : May, June e August. Le tre donne sono apicoltrici e producono un profumatissimo miele venduto in barattoli la cui etichetta rappresenta la stessa Madonna Nera di cui la madre di Lily aveva conservato con tanta cura l’effigie. E sarà proprio qui che, nel grande e generoso abbraccio di questo mondo tutto al femminile, in un tempo scandito da una magica natura che accoglie e mitiga il dolore regalando tragitti insperati da percorrere per recuperare gli equilibri perduti, in un’aura di arcana e profonda spiritualità, in comunione all’armonia e al rispetto delle fasi di elaborazione dei distacchi, delle colpe, degli incontrollati rancori, che Lily, attraversando l’interiore centralità delle sue piu’ esacerbate emozioni, riuscirà a perdonare, perdonandosi, riuscirà ad abbandonarsi agli affetti e si proietterà finalmente in un