Tra le città greche d'Occidente, Selinunte sembra più di ogni altra affrontare turbamenti, dissidi e nodi irrisolti che ne mettono a dura prova il singolare tessuto sociale e politico, complesso, stratificato e multietnico. Dall'età arcaica fino alla distruzione cartaginese del 409 a.C., questi tormenti si riverberano, tra l'altro, in una rilevante produzione epigrafica, rappresentata, in particolare, dalla lex sacra e da una cospicua serie di defixiones. Il volume intende indagare i diversi aspetti dell'inquietudine di questa polis, partendo proprio da un'indagine multidisciplinare di tali documenti, anche per una loro più efficace e ampia valorizzazione.