Mauro Urbani è detto Tevere dal giorno in cui, carico di catene d'oro e anelli, si è buttato dal ponte Sant'Angelo. Era giovane, forte e nulla sembrava potesse succedergli. Ora, a cinquant'anni, appena uscito di galera e costretto a lavori socialmente utili, riceve la visita di sua figlia Monya, incinta di Mattia, fidanzato e compagno di università. Tevere, dopo una vita di espedienti e pasticci, le promette che penserà a tutto lui, nel solo modo che conosce. E così recluta i due amici più antichi e fidati: Peppe Loria detto il Fachiro, due metri di muscoli e violenza, poco cervello ma un cuore d'oro. E Mario "Bombay", barista con il sogno di aprirsi un chioschetto su una spiaggia di Ibiza. La banda è ricostituita. Manca solo un piano. A questo ci pensa la provvidenza, nelle vesti eleganti di Rashid, delinquente dalla provenienza indefinita ma con una fama già solida e l'aspetto di un principe arabo. Riusciranno Tevere e la sua banda a fare il colpo per cui Rashid ha chiesto il loro aiuto, evitando i loro più acerrimi nemici, il Polpo, viscido ex socio di Tevere che si crede Scarface, e il corrotto ispettore D'Amato che già una volta ha spedito Tevere al fresco?
