L'ULTIMO VIAGGIO DELL'IMPERATORE NAPOLEONE TRA WATERLOO E SANT'ELENA

Napoleone, disastrosamente sconfitto a Waterloo nel 1815, abdica per la seconda volta e viene esiliato a Sant'Elena, dove morirà nel 1821: questo si legge nei libri di storia. Ma cosa accadde in quei turbinosi momenti tra Waterloo e Sant'Elena? Come trascorse Bonaparte le sue ultime ore da imperatore? Come raggiunse l'oceano e perché si trovò confinato su una sperduta isola inglese, ai confini del mondo? Alberto Cavanna ricostruisce, in questo libro, i quattro mesi più drammatici della vita dell'uomo allora più potente d'Europa. Ecco succedersi il ritorno a Parigi dopo la sconfitta del 18 giugno 1815; la partenza verso il golfo di Biscaglia, dove spera di imbarcarsi per l'America; l'arrivo a Rochefort e la difficile decisione di presentarsi al capitano Maitland dell'Hms Bellerophon ponendosi sotto la protezione delle leggi inglesi; l'attesa, a Plymouth, di una risposta dal principe reggente alla richiesta di asilo (che non arriverà mai) e la delusione del verdetto: il "generale Buonaparte", così sarà chiamato d'ora in poi, dovrà essere deportato come semplice prigioniero di guerra a Sant'Elena. E, poi, il lungo viaggio a bordo dell'Hms Northumberland: novantatré giorni di navigazione, fino al 15 ottobre 1815, in un contesto claustrofobico, umiliante e deprimente, degna anticipazione del lento declino dei piovosi tramonti a Longwood House sull'isola delle nebbie, in una realtà quotidiana vissuta in spazi ristretti, segnata da false speranze, tristezza, rabbia, malinconia.

Nel 2015 cadranno le celebrazioni del bicentenario della battaglia di Waterloo, che concluse la parabola dell'astro napoleonico. Sempre nello stesso anno ricorre anche un momento meno descritto della storia di Bonaparte: la deportazione sull'isola di Sant'Elena, dove l'ex imperatore morirà sei anni più tardi. Un lungo viaggio, oltre due mesi e mezzo, vissuti in mare aperto, durante i quali Napoleone dovrà necessariamente passare dalla condizione di imperatore a quella di prigioniero di guerra. La narrazione di Alberto Cavanna ripercorre giorno per giorno quegli avvenimenti basandosi sulle testimonianze del periodo e di alcuni documenti a oggi inediti in Italia e all'estero.

ALBERTO CAVANNA è nato ad Albisola nel 1961. Dal 1988, quando si trasferisce a La Spezia per occuparsi di restauri storici al Cantiere Valdettaro, fino al 1999, quando diventa direttore di produzione alla Riva. Del 2001 è il suo primo libro, Storie di Navi, di Viaggi e di Relitti (Mursia). Il secondo, Bacicio do Tin. Corsaro dell'Imperatore e Pirata in Alto Tirreno (Mursia) è del 2003, premio Selezione Bancarella 2004. Nel 2009 esce per Rizzoli Da bosco e da riviera, seguito nel 2010 da A piccoli colpi di remo (Arte navale), finalista al premio Bancarella. Alberto continua a scrivere, ad andare in barca, a costruire modelli, a disegnare e lavorare in cantiere, e ama definirsi "Shipwriter & Talebuilder": "narratore di navi e carpentiere di storie".