La parola d'ordine è «semplificare». Che si tratti di iscrivere un figlio a scuola, aprire un'officina o risollevare le sorti del Paese, la richiesta è sempre la stessa, così come la ricetta. Confindustria chiede di semplificare, a braccetto con il sindacato. I cittadini chiedono di semplificare, per una volta d'accordo con gli economisti, l'Ue e la Bm. Tutti i programmi elettorali si incontrano sull'esigenza di semplificare: una verità così evidente che non ha bisogno di essere dimostrata. Carapellucci mira non tanto a censire i mille fallimenti della semplificazione, ma piuttosto a spiegare che cosa essa sia, quale l'idea che esprime e perché non corrisponde a ciò che immaginiamo; a mostrare come la «guerra alla burocrazia» non rappresenti che una resa di fronte all'obiettivo irrinunciabile di far funzionare la più fondamentale infrastruttura di uno Stato moderno: l'amministrazione pubblica.