L'ARTE ESPANSA

In questo libro, il cui titolo prende spunto dal testo di Gene Youngblood, "Expanded Cinema", l'autore sostiene che è avvenuta una profonda destabilizzazione del sistema artistico, da lui definita come la svolta "fringe" dell'arte contemporanea. Molte barriere tradizionali sono crollate; si è aperto un orizzonte enormemente più vasto all'interno del quale è difficile orientarsi. Esso comporta molti pericoli, ma offre al contempo nuove opportunità per chi voglia avventurarsi su questo terreno, a condizione di saper trasformare le molte informazioni disordinate e frammentarie di cui disponiamo in un discorso coerente che costituisca una nuova conoscenza estetica in grado di indirizzare un'attività artistica avvincente. La singola produzione artistica non basta più a se stessa, ma richiede per la sua comprensione un corredo di dati che sollecitino la massima attenzione e le conferiscano legittimità e autorevolezza: Perniola introduce perciò il neologismo di "artistizzazione" e si sofferma sulle operazioni che la rendono possibile.

L'arte è l'unico ambito in cui le devianze sono riconosciute e possono diventare oggetto di riconoscimento culturale.

Secondo l'autore è avvenuta una profonda destabilizzazione dell'intero sistema artistico, da lui definita come la svolta «fringe» dell'arte contemporanea. Molte barriere tradizionali sono crollate e si è aperto un orizzonte enormemente piú vasto all'interno del quale risulta difficile orientarsi. Esso comporta molti pericoli, ma offre nello stesso tempo nuove e straordinarie opportunità per chi voglia avventurarsi con successo su questo terreno, a condizione di sapere trasformare la valanga d'informazioni disordinate e frammentarie di cui disponiamo in un discorso coerente che costituisca una nuova conoscenza estetica in grado di indirizzare un'attività artistica avvincente. La singola produzione artistica non basta piú a se stessa, ma richiede per la sua comprensione un corredo di dati che sollecitino la massima attenzione e le conferiscano legittimità e autorevolezza: Perniola introduce perciò il neologismo di «artistizzazione» e si sofferma sulle operazioni che la rendono possibile.

La svolta «fringe» dell'arte contemporanea

Mario Perniola (www.marioperniola.it) è direttore della rivista «Ágalma» (www.agalmaweb. org). Ha insegnato estetica dal 1983 al 2011 all'Università di Roma Tor Vergata, dove ha fondato il Centro studi e documentazione Linguaggio e Pensiero. È stato visiting professor in molte università e centri di ricerca in Francia, Danimarca, Canada, Stati Uniti, Brasile, Giappone e Australia. Presso Einaudi sono usciti Del sentire, Il sex appeal dell'inorganico, L'arte e la sua ombra, Contro la comunicazione, Miracoli e traumi della comunicazione; presso il Mulino Estetica contemporanea. Un panorama globale e Del sentire cattolico; presso Mimesis L'avventura situazionista. Questi volumi sono stati tradotti in molte lingue straniere, anche orientali.

In questo libro, il cui titolo prende spunto dal mitico testo di Gene Youngblood, Expanded Cinema, l'autore sostiene che è avvenuta una profonda destabilizzazione del sistema artistico, da lui definita come la svolta «fringe» dell'arte contemporanea. Molte barriere tradizionali sono crollate; si è aperto un orizzonte enormemente piú vasto all'interno del quale è difficile orientarsi. Esso comporta molti pericoli, ma offre al contempo nuove opportunità per chi voglia avventurarsi su questo terreno, a condizione di saper trasformare le molte informazioni disordinate e frammentarie di cui disponiamo in un discorso coerente che costituisca una nuova conoscenza estetica in grado di indirizzare un'attività artistica avvincente. La singola produzione artistica non basta piú a se stessa, ma richiede per la sua comprensione un corredo di dati che sollecitino la massima attenzione e le conferiscano legittimità e autorevolezza: Perniola introduce perciò il neologismo di «artistizzazione» e si sofferma sulle operazioni che la rendono possibile.