Un affascinante romanzo sull'arte e sull'amore, ambientato nella Venezia del primo Novecento. Il desiderio alla ricerca del tutto di Frederick Rolfe è un'autobiografia di questo scrittore tanto geniale quanto paranoico, che ha scelto il titolo parafrasando Platone: «chiamiamo amore il desiderio e la ricerca della completezza». L'autore racconta le vicende di uno scrittore inglese in Italia, Nicholas Crabbe, che cerca di far pubblicare i suoi libri. Tra le macerie di Messina, distrutta dal terremoto, Nicholas salva una ragazza di sedici anni, asessuata, pallida, con un viso inespressivo e con corti capelli castani. La assume come sua assistente, ma la veste in abiti maschili e la chiama con il nome di Gildo o Zildo per evitare lo scandalo. Gildo è infatti la trasposizione letteraria di un amante di Rolfe, Ermenegildo Vianello, che Nicholas vuole plasmare a sua immagine e somiglianza. Tutto il romanzo non è altro che la trasposizione della relazione sentimentale dell'autore. Proprio a causa dell'allusione a un tema omosessuale, il libro, scritto intorno al 1909, alla morte del suo autore era ancora inedito e fu pubblicato solo nel 1934. Il desiderio del protagonista conosce un lieto fine al termine del romanzo, a differenza di quello che avvenne nella vita dell'autore. Zildo e Nicholas Crabbe si abbracciano, dissolvendosi l'uno nell'altro come due metà che si fondono. Una storia affascinante tra le lagune di Venezia, descritta con i suoi canali chiusi e il mare aperto, con le sue barche e le sue gondole leggere, con i colori, i profumi, l'odore di pioggia e le estati afose.
