«Udirono il miagolio delle sirene e videro la polvere alzarsi sotto le ruote dell'ambulanza che imboccava il vialetto d'accesso; e presto il giardino su cui cominciava a calare la sera fu inondato di luci lampeggianti blu. Sembrò tutto vero solo quando dissero ai paramedici dove avrebbero trovato i corpi. Ce n'era uno di sopra, all'ultimo piano, dissero, e un altro nella sala dell'organo, e ancora un altro in fondo al giardino - l'ultimo respirava ancora, ma flebilmente. L'avevano abbandonato sul greto del fiume su un groviglio di giunchi appiattiti, con l'acqua gelida che gli lambiva i piedi. Quando i paramedici chiesero come si chiamasse, risposero Eden. Eden Bellwether. L'ambulanza ci aveva messo troppo ad arrivare. Per un po', si erano riuniti sulla veranda dietro la canonica, a riflettere, a farsi prendere dal panico, a fissare gli stessi vecchi olmi e ciliegi che avevano fissato altre cento volte prima di allora, ascoltando il vento disturbare i rami. Si sentivano tutti responsabili dell'accaduto. Tutti si addossavano la colpa. E così litigarono; per chi fosse più colpevole degli altri, per chi dovesse sentirsi più in colpa. L'unico a non parlare era Oscar. Se ne stava appoggiato al muro, a fumare, ad ascoltare gli altri bisticciare. Quando finalmente prese la parola, nella sua voce c'era una calma tale da azzittire tutti. "Ormai è fatta", disse spegnendo la sigaretta sulla balaustra della veranda. "Non possiamo farci niente, non possiamo tornare indietro". Solo alcuni mesi prima erano seduti sulla stessa veranda sporca di resina, sul retro della canonica, a chiacchierare di cose senza importanza - le regole del badminton, un film di Alain Resnais che tutti loro avevano visto e detestato, il triste declino delle musicassette - tutti e sei a rilassarsi, sotto un cielo livido di nubi che si spandevano minacciose sopra Grantchester. Si erano riuniti intorno allo stesso tavolo, a staccare dalle bottiglie di vino la cera essiccata della candela alla citronella, a lanciarla ai moscerini. Era tutto diverso, allora; era tutto così lieve, spensierato, semplice».