I RICORDI DI UNA SIGNORA MERAVIGLIOSA

Le memorie di lady Ottoline Morrell, qui tradotte per la prima volta in lingua italiana, ci portano nel cuore del celebre circolo di Bloomsbury, che ospitò alcuni tra i maggiori intellettuali e artisti inglesi del primo Novecento, da Aldous Huxley a Katherine Mansfield, da T.S. Eliot a Virginia Woolf. Attraverso la scrittura intima e personale di lady Ottoline, si assiste all'evolversi della sua intensa e complessa amicizia con Bertrand Russell, alle giornate trascorse con Joseph Conrad e Henry James, alle serate in compagnia dell'affezionatissimo Lytton Strachey. Colta protagonista dei salotti in un'epoca di profondi mutamenti sociali, lady Ottoline ha vissuto a contatto con i più importanti eventi storici della Belle Époque, culminati nella Grande Guerra, durante la quale, insieme al marito e deputato liberale Philip Morrell, è stata animatrice di un coraggioso movimento d'opinione pacifista. Il suo libro è il ritratto privato di un'epoca caotica e vitale in cui nasceva l'Europa moderna e alla quale non possiamo guardare senza nostalgia.

Lady Ottoline Morrell è stata una brillante protagonista dei salotti e dei gruppi intellettuali tra fine Ottocento e inizio Novecento. I suoi diari personali, pubblicati postumi, raccontano la vita e la storia di un personaggio quasi sconosciuto al grande pubblico, ma che lasciò, come nessun altro, un segno indelebile nella trasformazione culturale dell'inizio del secolo scorso. Pioniera della modernità, ebbe un matrimonio «aperto» e, da eroina liberale e pacifista, fu tra i primi a intuire le profonde trasformazioni e i nodi critici che avrebbero sconvolto il mondo della Belle Époque. Nei suoi ricordi, Lady Ottoline ripercorre la sua infanzia nella composita realtà familiare, i primi viaggi all'estero, il matrimonio con il giovane deputato Philip Morrell, con cui condivise la passione per le arti e i principi liberali. Gli anni della formazione della sua complessa e creativa personalità coincidono con il passaggio di secolo in cui la società europea si avviava inesorabilmente verso la tragedia della Grande Guerra.

«Non c'è gioia più grande nella vita degli incontri personali, di cui non se ne ha mai abbastanza. Ma rinuncerei a tutte le mie conoscenze se non sentissi dentro di me che la mia capacità di amare gli altri è sincera: di fatto, l'unico tratto geniale che posseggo»
«Già dal nostro primo incontro ho sentito che stavo trovando quel che cercavo. Dal primo istante hai permesso che per me si riaprisse il mondo in tutta la sua bellezza, facendomi sentire di nuovo che la vita merita di essere vissuta con grande dignità»
DA UNA LETTERA DI BERTRANDRUSSELL A LADY OTTOLINE

LADY OTTOLINE MORRELL (18731938) Aristocratica e colta, frequentò i circoli artistici e letterari del suo tempo di cui fu attenta osservatrice. Proveniente da nobile famiglia, nel 1902 sposò il politico liberale Philip Morrell, ma intrattenne anche diverse relazioni sentimentali con personaggi illustri come il filosofo Bertrand Russell, i pittori Augustus John e Henry Lamb, l'artista Dora Carrington e il pittore e critico d'arte Roger Fry. Fu vicina al Bloomsbury Group di Londra, che annoverava tra i suoi frequentatori Virginia Woolf, John Maynard Keynes, Lytton Strachey e T.S. Eliot. La sua persona ispirò le figure letterarie di Mrs. Bidlake in Punto contro punto di Aldous Huxley, di Hermione Roddice in Donne innamorate di D.H. Lawrence e di Lady Caroline Bury in Un campo di battaglia di Graham Greene. Scrisse due volumi di memorie pubblicati dopo la sua morte, che contengono più di quarant'anni di diari.